Senza il campione in carica Jannik Sinner, impossibilitato a difendere il titolo dopo la cavalcata (e le fatiche) all’Australian Open, a Rotterdam la testa di serie n. 1 spetta a Carlos Alcaraz, al debutto assoluto in Olanda. Reduce dalla sconfitta a Melbourne contro Novak Djokovic, Carlitos è tornato su un match che gli ha impedito di realizzare, almeno per ora, il sogno Grande Slam. «Non credo però di aver mancato un’opportunità, giocherò l’Australian Open per altri 10/15 anni se tutto va bene - racconta il n. 3 del mondo -. Volevo tanto vincere il torneo e sentivo di poterlo fare, ma Nole ha giocato un tennis incredibile. Doverlo affrontare in un quarto di finale Slam credo sia la cosa peggiore che possa capitarti».
Alcaraz pronto per una nuova sfida
Dopo qualche giorno di riposo, trascorso a casa con la sua famiglia, e un raffreddore che ormai sembra smaltito (anche se in allenamento gioca ancora con un cerotto sul naso che agevola la respirazione), Alcaraz è pronto per una nuova sfida. «È un grande torneo, i campi sono bellissimi. Venire qui a Rotterdam è importante per me anche per vedere posti nuovi e fare nuove esperienze. Non vedo l’ora», dice lo spagnolo, impaziente di scendere in campo. Il suo esordio è fissato per domani sera alle 19.30 contro il padrone di casa Van De Zandschulp, che ha clamorosamente vinto l’ultimo precedente allo US Open.
