Sinner, il legale: "Accordo? C'è voluto un po' per convincere Jannik"
"Penso che i tennisti siano sempre falchi quando è un altro giocatore a essere coinvolto in una situazione simile e cercano di nascondersi quando sono invece loro a essere coinvolti. Tutto questo è molto ingiusto. Sinner è stato giudicato in un processo ‘da manuale’ sin dall’inizio. Non ci sono stati favoritismi. Semplicemente, le circostanze della sua positività sono state molto insolite". Lo ha detto Jamie Singer, uno dei legali di Jannik Sinner, a Sky News. "Jannik dice di sentirsi trattato in modo piuttosto duro, ma accetta che ognuno abbia diritto alla propria opinione. I tennisti non hanno l’opportunità di conoscere tutti i dettagli della vicenda, quindi semplicemente esprimono delle opinioni. Ma forse i fatti meriterebbero di essere approfonditi maggiormente. Ci è voluto un po’ di tempo per convincere Sinner che era la cosa giusta da fare" ha aggiunto Singer.
Bertolucci: "Sinner ha fatto benissimo ad accordarsi con la Wada"
"Sinner? Ha fatto benissimo a concordare con la Wada. Le parole di Djokovic? Molti tennisti sono invidiosi, visto che Sinner potrà giocare sempre Wimbledon e Roland Garros così come le finali Atp, ossia i suoi veri obiettivi. C'è stata una soluzione un po' all'italiana, uno di quegli accordi 'politici' diciamo". A parlare, ospite di Rai Radio1, a "Un Giorno da Pecora", è l'ex tennista Paolo Bertolucci. "Onestamente non mi è piaciuto per niente il silenzio assoluto dei tennisti italiani sulla vicenda, solo ora, dopo tre giorni, qualcuno si è svegliato, come Sonego - aggiunge - Berrettini ha fatto una dichiarazione democristiana e Musetti ci ha messo una pezza...". In questi tre mesi in cui è squalificato Sinner potrebbe giocare con un ex campione, magari lo stesso Bertolucci. "Io? Ma assolutamente, io non gioco a tennis, fa male praticarlo...", ha scherzato il diretto interessato.
