Sinner, anche Nadal resta a bocca aperta: "Quello che ha fatto è incredibile"

L’Itia dalla parte di Jannik. Il Ceo Moorhouse: "Nel suo caso nessuna violazione delle regole del programma antidoping"
Sinner, anche Nadal resta a bocca aperta: "Quello che ha fatto è incredibile"© Getty Images

Nessuna violazione del codice antidoping nel caso Sinner. A ribadirlo è Karen Moorhouse, direttrice generale dell'International Tennis Integrity Agency, l'agenzia responsabile di far rispettare in questo sport le regole contro il doping, che dodici mesi dopo la prima positività al clostebol, nel controllo effettuato a Indian Wells, solleva da ogni responsabilità l’azzurro. «I problemi di comunicazione intorno al caso Sinner hanno forse rivelato una cattiva comprensione delle nostre regole sull'annuncio dei test positivi e delle sospensioni provvisorie – ha spiegato in un'intervista all'agenzia France Presse respingendo le critiche sulla gestione dei casi del n.1 del mondo e di Iga SwiatekSi è creduto erroneamente che stessimo annunciando dei controlli positivi, quando in realtà si trattava di annunciare delle sospensioni provvisorie. Sia nel caso di Sinner che in quello di Swiatek le regole sono state rispettate: i giocatori hanno presentato ricorso contro la sospensione provvisoria entro il termine di dieci giorni, previsto dalle nostre normative, e poiché il ricorso ha avuto successo, le sospensioni provvisorie non sono state rese pubbliche. Se avessimo fatto le cose in maniera differente ci saremmo trovati ad infrangere le nostre stesse regole. Alcuni sport, come l'atletica, decidono di annunciare immediatamente sospensioni provvisorie. Altri, soprattutto gli sport di squadra, non li annunciano mai. Il tennis per ora si è dato la regola dei dieci giorni. In futuro tale regola potrebbe anche cambiare».

 

«Le nostre regole si basano sul Codice mondiale antidoping"

Moorhouse ha fatto chiarezza in particolare sulle perplessità di chi ha rimarcato la mancata sanzione nei confronti dei membri dello staff del campione di Sesto Pusteria. «Le nostre regole si basano sul Codice mondiale antidoping, che elenca diversi reati che possono essere commessi dall'entourage di un giocatore: medico, allenatore, agente... Ma la maggior parte dei reati in questione implicano un'intenzione di doparsi. Nel caso Sinner, secondo la consulenza legale che abbiamo ricevuto, non c'era alcuna giustificazione per perseguire penalmente nessun membro del suo entourage. Non c'è stata, insomma, alcuna violazione delle regole del programma antidoping del tennis – afferma con decisione la Ceo dell’Itia - che si rifà al Codice mondiale antidoping».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le parole di Nadal su Sinner

Sulla gestione di quanto accaduto negli ultimi 12 mesi, fino al patteggiamento con la Wada, si è espresso anche Rafael Nadal. «Sinner ha dovuto aff rontare un momento molto, molto duro nell’ultimo anno ma è incredibile come è stato in grado di superare tutto – le parole d’elogio del maiorchino ospite del podcast “Served” di Andy Roddick - e andare avanti, riuscendo a rimanere concentrato su quel che doveva fare. Jannik è un bravo ragazzo, uno che non vuole apparire a tutti i costi ed è concentrato su quello che fa».

 

 

Nell’elogiare i giovani campioni, e i loro valori, il 14 volte trionfatore al Roland Garros ha fatto un passo indietro: «Credo che io, Federer e Djokovic siamo stati un esempio, sono orgoglioso di questo. Abbiamo avuto una grande rivalità, ma non abbiamo mai perso la prospettiva di essere prima di tutto esseri umani. Non ci siamo mai odiati, ci siamo sempre rispettati. E penso che questo abbia aiutato le nuove generazioni a capire che non è necessario odiare l’avversario per dare il massimo». Nel Masters 1000 californiano, Ben Shelton (26 vincenti) ha centrato i quarti nella metà inferiore del tabellone aggiudicandosi 7-6(6) 6-1 il derby a stelle e strisce con Brandon Nakashima.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessuna violazione del codice antidoping nel caso Sinner. A ribadirlo è Karen Moorhouse, direttrice generale dell'International Tennis Integrity Agency, l'agenzia responsabile di far rispettare in questo sport le regole contro il doping, che dodici mesi dopo la prima positività al clostebol, nel controllo effettuato a Indian Wells, solleva da ogni responsabilità l’azzurro. «I problemi di comunicazione intorno al caso Sinner hanno forse rivelato una cattiva comprensione delle nostre regole sull'annuncio dei test positivi e delle sospensioni provvisorie – ha spiegato in un'intervista all'agenzia France Presse respingendo le critiche sulla gestione dei casi del n.1 del mondo e di Iga SwiatekSi è creduto erroneamente che stessimo annunciando dei controlli positivi, quando in realtà si trattava di annunciare delle sospensioni provvisorie. Sia nel caso di Sinner che in quello di Swiatek le regole sono state rispettate: i giocatori hanno presentato ricorso contro la sospensione provvisoria entro il termine di dieci giorni, previsto dalle nostre normative, e poiché il ricorso ha avuto successo, le sospensioni provvisorie non sono state rese pubbliche. Se avessimo fatto le cose in maniera differente ci saremmo trovati ad infrangere le nostre stesse regole. Alcuni sport, come l'atletica, decidono di annunciare immediatamente sospensioni provvisorie. Altri, soprattutto gli sport di squadra, non li annunciano mai. Il tennis per ora si è dato la regola dei dieci giorni. In futuro tale regola potrebbe anche cambiare».

 

«Le nostre regole si basano sul Codice mondiale antidoping"

Moorhouse ha fatto chiarezza in particolare sulle perplessità di chi ha rimarcato la mancata sanzione nei confronti dei membri dello staff del campione di Sesto Pusteria. «Le nostre regole si basano sul Codice mondiale antidoping, che elenca diversi reati che possono essere commessi dall'entourage di un giocatore: medico, allenatore, agente... Ma la maggior parte dei reati in questione implicano un'intenzione di doparsi. Nel caso Sinner, secondo la consulenza legale che abbiamo ricevuto, non c'era alcuna giustificazione per perseguire penalmente nessun membro del suo entourage. Non c'è stata, insomma, alcuna violazione delle regole del programma antidoping del tennis – afferma con decisione la Ceo dell’Itia - che si rifà al Codice mondiale antidoping».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Sinner, anche Nadal resta a bocca aperta: "Quello che ha fatto è incredibile"
2
Le parole di Nadal su Sinner