Si avvicina il ritorno del numero 1 del mondo con il presidente della FITP, Angelo Binaghi che durante "Sky Up The Edit" al liceo Scientifico Statale Primo Levi a Roma ha speso queste parole per l'altoatesino: "Sinner è un atleta universale, sarebbe stato campione anche sugli sci o nel calcio. La nostra grande vittoria è che abbia scelto il tennis. Se abbiamo un merito è proprio quello di aver creato un sistema che lo abbia portato da noi". Un Binaghi soddisfatto degli straordinari successi recenti di Sinner e non solo, tutto l'intero movimento si prepara per vivere gli Internazionali di Roma.
"Coppe Davis hanno valore differente"
Binaghi prosegue: "A rendermi orgoglioso sono i successi, che sono dovuti in gran parte a questo ragazzo dai capelli rossi oltre a tanti altri che stanno ottenendo risultati straordinari, e che sono il frutto dello sviluppo di un movimento di base. Ci abbiamo messo 24 anni e credo che le nostre due coppe Davis abbiano un valore differente. L'altro motivo d'orgoglio è che, rispetto allo stereotipo che si era creato del tennista italiano esuberante e oltre le righe, noi siamo riusciti ad avere testimoni di quanto siamo leali e corretti noi italiani. E questo è ancora meno programmabile di far diventare Sinner o Paolini quello che sono. Questi ragazzi e ragazze promuovono l'immagine dell'Italia nel mondo, abbiamo un combinato disposto straordinario di risultati incredibili e di una narrazione riconosciuta nel mondo. E se dovessi scegliere tra le due cose terrei più la seconda". Poi concluide: "Gli investimenti nel tennis sono quelli che hanno la resa sociale migliore. Portiamo il tennis nelle scuole da un paio di anni, quando io ho iniziato si diceva che non sarebbe mai successo. Noi vogliamo continuare a investire sempre di più, non vogliamo solo far conoscere il tennis ma farli innamorare dei nostri sport. Vogliamo sempre più ragazzi che rimangano nel tennis e che diventino praticanti con continuità".