Volandri: “Berrettini ancora più forte. Sinner? Sinceramente pensavo…”

Il capitano sull’exploit del tennis italiano: “Cobolli e Darderi hanno scritto un’altra bella pagina del nostro sport”

"Un'altra bella pagina per il tennis italiano. Due successi a distanza di poche ore. Ricordiamo che sia Cobolli che Darderi sono classe 2002. Entrambi sono molto giovani, vengono da un percorso importante anche se molto diverso tra loro. Anche quando il nostro Sinner è ai box, il movimento del tennis italiano ci dà sempre delle buone notizie". Sono le parole di Filippo Volandri, intervenuto ai microfoni Rai per commentare i trionfi di Flavio Cobolli e Luciano Darderi, campioni rispettivamente agli Atp 250 di Bucarest e Marrakech. Il Capitano di Coppa Davis, campione del mondo nel 2023 e 2024, ha fatto il punto sulla stagione dell'Italtennis, che dopo il trionfo di Sinner all'Australian Open, è rimasta orfana del numero 1 al mondo, il cui ritorno è previsto per gli Internazionali di Roma in programma dal 7 al 18 maggio sui rinnovati campi del Foro Italico.

 

Volandri: "Cambiato tutto da Berrettini a Wimbledon"

Queste le parle del ct azzurro: "Negli ultimi dieci anni è cambiato tantissimo. In agenda ho uno schema che ricorda i nostri risultati di dieci anni fa e quelli di oggi. Dalla finale di Berrettini a Wimbledon abbiamo inanellato tanti, tantissimi successi. I segreti sono tanti: un sistema nuovo italiano che funziona, una federazione in salute che investe nel settore tecnico, la nostra voglia non più di accentrare i giovani talenti in giro per l'Italia, ma di essere proprio noi come federazione, con le nostre competenze ed esperienze, al servizio dei ragazzi e dei loro allenatori. C'è stato un cambio di visione iniziato dieci anni fa e che oggi sta continuando a dare frutti".  Volandri ha poi risposto sull'elemento in comune tra Cobolli e Darderi, entrambi allenati dai propri padri, ricordando inoltre l'ascesa del classe 2007 Federico Cinà (18 anni compiuti lo scorso 30 marzo) reduce dal big match di Miami contro il numero 18 al mondo Grigor Dimitrov e anch'egli allenato dal padre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Volandri: "Non semplice avere un padre-coach"

"Una storia da raccontare. La guida tecnica è dei loro padri, con quello che ne comporta come rapporto. Un rapporto non semplice perché subentrano tanti fattori da gestire, soprattutto dal punto di vista psicologico. Non ci dimentichiamo anche di Federico Cinà, allenato dal papà Francesco. Bisogna star loro vicino, non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto mentale. I miei figli sono ancora piccoli, però da genitore capisco cosa voglia dire allenare il proprio figlio".

Volandri: "Ecco i fattori del successo italiano"

Volandri ha risposto inoltre su quali siano i fattori che hanno contribuito alla crescita del tennis italiano, che nel 2024 ha vissuto una stagione senza precedenti, consacrata dai trionfi in Coppa Davis e Billie Jean King Cup: "Sono tanti i fattori del successo del tennis italiano: la tv che fa vedere il tennis in chiaro, gli investimenti nei tornei, le wildcard per giocatori giovani con potenziale che ancora non hanno la classifica per giocare nei tabelloni principali, un sistema che funziona, riportare il settore tecnico nella Coppa Davis, quindi al vertice del tennis e ragazzi straordinari che sono cresciuti alla velocità della luce. Adesso avremo la Final Eight di Coppa Davis in Italia per i prossimi tre anni e questo è il nostro obiettivo: rivincerla nei prossimi tre anni”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Volandri: "Berrettini si è guardato dentro"

Questo invece il commento su Berrettini, reduce dai quarti di Miami e atteso ora a Monte Carlo, dove affronterà l'argentino Navone: "Matteo sta bene, da almeno settembre dell'anno scorso riesce ad allenarsi con continuità, è migliorato anche tecnicamente. Sta molto bene fisicamente: anche il cambio del preparatore atletico, con l'arrivo di Umberto Ferrara, sta dando i suoi frutti. Il suo tennis non è mai stato in discussione. Ha lavorato su sé stesso perché quando giochi una finale Slam ma poi sei sempre a rincorrere il miglior stato di forma causa infortuni, c'è la possibilità che ti possa scoraggiare. Ma Matteo si è guardato dentro, ha trovato la forza e l'energia per rimboccarsi le maniche e ripartire. A Miami ha vinto partite importanti, anche fisicamente contro avversari come De Minaur, un top ten. Sinner? Sinceramente pensavo che Zverev e Alcaraz raccogliessero più punti. Zverev paga le scelte di una programmazione di una trasferta sudamericana complicata e un giocatore di quella classifica dovrebbe avere l'esperienza per gestire meglio. Alcaraz paga i suoi alti e bassi, ma non ci dimentichiamo che è un 2003 e bisogna dargli anche il tempo di assestarsi", ha concluso Volandri. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

"Un'altra bella pagina per il tennis italiano. Due successi a distanza di poche ore. Ricordiamo che sia Cobolli che Darderi sono classe 2002. Entrambi sono molto giovani, vengono da un percorso importante anche se molto diverso tra loro. Anche quando il nostro Sinner è ai box, il movimento del tennis italiano ci dà sempre delle buone notizie". Sono le parole di Filippo Volandri, intervenuto ai microfoni Rai per commentare i trionfi di Flavio Cobolli e Luciano Darderi, campioni rispettivamente agli Atp 250 di Bucarest e Marrakech. Il Capitano di Coppa Davis, campione del mondo nel 2023 e 2024, ha fatto il punto sulla stagione dell'Italtennis, che dopo il trionfo di Sinner all'Australian Open, è rimasta orfana del numero 1 al mondo, il cui ritorno è previsto per gli Internazionali di Roma in programma dal 7 al 18 maggio sui rinnovati campi del Foro Italico.

 

Volandri: "Cambiato tutto da Berrettini a Wimbledon"

Queste le parle del ct azzurro: "Negli ultimi dieci anni è cambiato tantissimo. In agenda ho uno schema che ricorda i nostri risultati di dieci anni fa e quelli di oggi. Dalla finale di Berrettini a Wimbledon abbiamo inanellato tanti, tantissimi successi. I segreti sono tanti: un sistema nuovo italiano che funziona, una federazione in salute che investe nel settore tecnico, la nostra voglia non più di accentrare i giovani talenti in giro per l'Italia, ma di essere proprio noi come federazione, con le nostre competenze ed esperienze, al servizio dei ragazzi e dei loro allenatori. C'è stato un cambio di visione iniziato dieci anni fa e che oggi sta continuando a dare frutti".  Volandri ha poi risposto sull'elemento in comune tra Cobolli e Darderi, entrambi allenati dai propri padri, ricordando inoltre l'ascesa del classe 2007 Federico Cinà (18 anni compiuti lo scorso 30 marzo) reduce dal big match di Miami contro il numero 18 al mondo Grigor Dimitrov e anch'egli allenato dal padre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Volandri: “Berrettini ancora più forte. Sinner? Sinceramente pensavo…”
2
Volandri: "Non semplice avere un padre-coach"
3
Volandri: "Berrettini si è guardato dentro"