La conferenza di Djokovic
Nella classica conferenza stampa post match, Djokovic ha confrontato il suo stile di gioco con quello di Sinner: "È ovvio che in termini di stile di gioco abbiamo parecchie somiglianze. Cerchiamo di essere aggressivi, prendiamo la palla presto e dominiamo gli scambi da fondocampo. Lo ricordo da ragazzino, 13 o 14 anni, quando l'ho incontrato e ho giocato qualche palla con lui, era magro e alto. Un po' come me ma è più alto di me. Io sono sempre stato piuttosto magro da giovane. Lui colpiva la palla a raffica. Si vedeva che ha un ottimo tempismo e velocità nei colpi. Usa la racchetta Head Speed che uso anch'io. Ci sono parecchie somiglianze ma ovviamente è unico a modo suo".
"Sinner? Una forza dominante nel tennis"
Il tennista serbo ha poi aggiunto: "Il lavoro che ha fatto con la sua squadra negli ultimi anni è straordinario in termini di miglioramento. Servizio, movimento, precisione. Per quanto tutti parlino della velocità dei suoi colpi, il tempismo che ha è incredibile. Ma penso che sia semplicemente diminuito il numero di errori non forzati che ha commesso nel primi anni della sua carriera. Ora è semplicemente super preciso e mette costantemente sotto pressione l'avversario perché gioca molto velocemente. Sono contento di essere riuscito, in un certo senso, a influenzarlo positivamente, essendo una persona che ammirava in termini di gioco. Ha lavorato per diversi anni con Riccardo Piatti, che era il mio allenatore. Ho un ottimo rapporto con lui. È così che ho conosciuto Jannik. Riccardo mi chiedeva consigli e indicazioni. Parlavamo molto, ero sempre felice di condividere. È incredibile vedere il suo percorso e quanto è diventato bravo, una forza dominante nel tennis maschile".