Sonego, l'esaltazione della lotta: la Maratona di Lorenzo il Toro, "Sotto la curva" a Wimbledon

L'azzurro e la vittoria epica su uno dei campi più rumorosi del torneo. Ora l'impresa impossibile contro Shelton
Sonego, l'esaltazione della lotta: la Maratona di Lorenzo il Toro, "Sotto la curva" a Wimbledon© Getty Images

Lorenzo Sonego si esalta nella lotta e quando questa diventa epica i suoi pianeti si riallineano. Ieri la riprova in una delle partite più belle e combattute della sua carriera che l’ha condotto per la seconda volta negli ottavi di finale a Wimbledon, sull’erba più affascinante del circuito. Tutto si è consumato sul campo numero 14, uno dei più rumorosi dell’All England Club, contro un validissimo e mai domo Brandon Nakashima, classe 2001 e testa di serie numero 29, nonché 34 del ranking ATP. Lorenzo ha goduto del sostegno di una larga parte del pubblico e di una “Curva Maratona” itinerante, con tanto di tifosi granata provvisti di maglie, sciarpe e corredi del caso.

Le parole di Sonego

Al torinese sono occorse 5 ore e 4 minuti per alzare le braccia al cielo. Ha vinto in 5 set, dominando il match tie-break finale (10-3) ma ha giocato quasi sempre in rimonta. «E’ stato un match incredibile, molto duro, molto combattuto – ha sottolineato ‘Sonny’ -. Lui ha giocato molto bene e io ho dovuto tirare fuori il massimo dai miei turni di servizio. Mi esalto nei tre su cinque? Ma oggi avrei vinto anche in tre…. Di sicuro hai molte più opportunità, più occasioni per provare a cambiare le cose. E’ più facile sul lungo ribaltare la partita e avere questa opportunità ti trasmette serenità e tranquillità, anche quando le cose vanno male. Ho sempre avuto fiducia in me stesso e alla fine avevo più benzina di lui, lo percepivo e questo mi ha caricato molto». Come un amico compagno comparso a un certo punto: «Ho visto Jannik da sopra la terrazza che seguiva la mia partita e quello mi ha caricato tanto. E’ bello essere in ottavi con lui e Flavio, speriamo di andare avanti».

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L'impresa di Sonego

Nel primo set lo statunitense ha chiuso al tie-break, meglio interpretato. Il secondo è stato più equilibrato del primo, con il servizio dominante da una parte e dall’altra. Nel tie-break Nakashima ha fatto la voce grossa portandosi sul 6-2. Sonego, come capita nella sua versione migliore, non ha mollato la presa. Ha cancellato cinque set point, di cui quattro consecutivi e ha incassato sul 10-8 la frazione. Nella terza frazione l’americano è andato avanti di un break, ma Lorenzo lo ha ripreso sul 4-4. Ancora un tie-break l’ha decisa ma questa volta è stato l’azzurro ad allungare (6-2) e a sigillarla con un servizio vincente. Fisiologico un rilassamento nel quarto set, pagato con un break e il 3-6 finale. Tutto da rifare al quinto.

Sonego cuore Toro

Sonego è andato in affanno (2-3) ma si è ribellato, con il contro-break del 3-3. Lo ha rifatto risalendo dal 15-40 dell’11° game al 6-5. La partita ha richiesto un ultimo tie-break, super, per decretare il vincitore. A uscirne in grande stile è stato il “cuore Toro” che è scattato sul 4-0 e ha posto la parola fine sul 10-3, con due ace consecutivi. Poi spazio alla gioia e al saluto ai tifosi, quasi personale almeno con quelli delle prime file, in risposta al coro “Sotto la curva, Lorenzo sotto la curva”. Ora un “day off”, poi Shelton: «E’ molto forte, e su erba può esprimere un gran tennis. E’ appena entrato in Top 10 e serve alla grande».

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Lorenzo Sonego si esalta nella lotta e quando questa diventa epica i suoi pianeti si riallineano. Ieri la riprova in una delle partite più belle e combattute della sua carriera che l’ha condotto per la seconda volta negli ottavi di finale a Wimbledon, sull’erba più affascinante del circuito. Tutto si è consumato sul campo numero 14, uno dei più rumorosi dell’All England Club, contro un validissimo e mai domo Brandon Nakashima, classe 2001 e testa di serie numero 29, nonché 34 del ranking ATP. Lorenzo ha goduto del sostegno di una larga parte del pubblico e di una “Curva Maratona” itinerante, con tanto di tifosi granata provvisti di maglie, sciarpe e corredi del caso.

Le parole di Sonego

Al torinese sono occorse 5 ore e 4 minuti per alzare le braccia al cielo. Ha vinto in 5 set, dominando il match tie-break finale (10-3) ma ha giocato quasi sempre in rimonta. «E’ stato un match incredibile, molto duro, molto combattuto – ha sottolineato ‘Sonny’ -. Lui ha giocato molto bene e io ho dovuto tirare fuori il massimo dai miei turni di servizio. Mi esalto nei tre su cinque? Ma oggi avrei vinto anche in tre…. Di sicuro hai molte più opportunità, più occasioni per provare a cambiare le cose. E’ più facile sul lungo ribaltare la partita e avere questa opportunità ti trasmette serenità e tranquillità, anche quando le cose vanno male. Ho sempre avuto fiducia in me stesso e alla fine avevo più benzina di lui, lo percepivo e questo mi ha caricato molto». Come un amico compagno comparso a un certo punto: «Ho visto Jannik da sopra la terrazza che seguiva la mia partita e quello mi ha caricato tanto. E’ bello essere in ottavi con lui e Flavio, speriamo di andare avanti».

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