Pagina 2 | Fognini si ritira, annuncio a sorpresa a Wimbledon: "Anni difficili, ho sofferto"

"Non avrei mai immaginato di salutare così Wimbledon, è stato bellissimo, questo potrebbe farmi prendere una determinata decisione, forse non c'è un modo migliore per salutare non solo Wimbledon ma anche il tennis. La decisione spetta a me, ma dopo questa partita nei Challenger non ci vado". Questo è quanto aveva affermato Fabio Fognini, numero 138 ATP, al termine dell'incredibile match disputato contro il numero 2 del ranking mondiale, Carlos Alcaraz, qualificato alle semifinali di Wimbledon in cui affronterà lo statunitense Taylor Fritz. A sorpresa, il tennista italiano, ha indetto una conferenza stampa a Londra dove ha annunciato il suo ritiro a 38 anni: “Gli ultimi anni sono stati difficili, ho sofferto. Adesso è giunto il momento, dopo la partita con Alcaraz non voglio tornare più in quelle situazioni difficili”.

L'annuncio di Fognini

"Questo è il modo migliore per dire addio", inizia così la conferenza stampa di Fabio Fognini che ha scelto la cornice di Wimbledon per comunicare ai suoi tifosi e a tutti gli appassionati di tennis la decisione di ritirarsi: "Gli ultimi anni della carriera sono stati difficili, è arrivato il momento di essere onesto con me stesso. Dopo la partita con Alcaraz non voglio tornare indietro. Ho avuto dei cali nel ranking. Amo questo sport e la motivazione è ancora alta, il tennis mi ha accompagnato per tutta la vita. Ho tanti bei ricordi che conservo nel cuore, qualcosa di speciale. Questo giorno, però, sapevo che sarebbe arrivato". 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Tennis

Fognini e il sogno Montecarlo

Fognini ha ripercorso la sua carriera, annunciando anche che il ritiro è immedito e non parteciperà a nessun altro torneo: "Questo sport mi ha accompagnato per tutta la vita e continuerà a farlo. Conserverò per sempre tantissimi bei ricordi. Ho giocato nell'era di Djokovic, Nadal e Federer. I migliori giocatori. Sono stato fortunato a vivere questa era. L'obiettivo era ritirarmi a Monte-Carlo l'anno prossimo, ma la vita è così. Sono felice di dire addio in questo momento. Non parteciperò ad altri tornei, lascio oggi". 

La partita con Alcaraz

"Ho fatto questo lavoro per 20 anni e non so fare altro, però penso che non potevo chiedere un'uscita migliore. Stavo competendo male, ci sono stati gli infortuni che hanno portato a vincere poche partite e perdere ranking. Queste cose hanno giocato contro. La vita è un cerchio che si chiude. Serve anche coraggio per dire basta" . E proprio sulla partita con lo spagnolo ha dichiarato: "Dopo due set con Alcaraz ero morto, ma l'inerzia della partita e la voglia di competere ha fatto si che io continuassi e si creasse questa cornice. Penso sia stata una sconfitta/vittoria, non sono mai riuscito a viverla così intensamente. È stata bella soprattutto la fine. Carlos quando ha salutato il pubblico, il modo in cui sono uscito dal Centrale e il modo in cui sono andato negli spogliatoi. Queste cose valgono più di una sconfitta e farlo in questo campo qua, davanti alla mia famiglia, vale più di qualsiasi partita viva". 

 

 

Fognini e gli infortuni

Fognini ha poi ripercorso gli ultimi anni della sua carriera: "Ho sofferto tanto a causa degli infortuni degli ultimi anni. Dopo grandi infortuni, alla mia età, diventa sempre più difficile.È stata una settimana in cui ho fatto fatica... Per fortuna ho dovuto pensare ad altro, ho dovuto fare il papà a tempo pieno. Non è semplice, ho fatto questo lavoro per 20 anni e non so fare altro. La vita è un cerchio che si chiude, è così. Penso ci vogliano anche i cosiddetti attributi per dire basta. Credo che questa sia la migliore decisione che io possa prendere. Ho giocato nel campo più importante al mondo, è l'addio perfetto".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Tennis

I match migliori e il futuro

"I miei tre match migliori? Con Alcaraz qui a Wimbledon, con Murray in Coppa Davis e con Nadal a Monte-Carlo" - ha rivelato il tennista azzurro che ha deciso di dire addio al tennis ma non sa ancora cosa gli riserverà il futuro: "Futuro? È difficile dire cosa farò. Voglio godermi l'estate con la famiglia, è quello che più desidero. Vedremo quello che verrà. Sono felice, ho vissuto dei momenti indescrivibili. Il tennis mi ha dato tutto, è bello uscire così"
 

Il consiglio ai giovani e le parole per Cobolli

"Consigli ai più giovani? Serve tanta dedizione e sacrificio, ma anche tanta pazienza. Arrivare a essere professionisti in qualsiasi sport non è facile. Per questa voglia e dedizione devo ringraziare chi ha creduto in me sin da subito. Tutti i maestri che mi hanno seguito da piccolino. Dicevo sempre le cose come stavano. Ho sbagliato, ma fa parte di un percorso molto lungo. Ci sono state più salite che discese. Ci sono degli obiettivi: a volte puoi raggiungerli, altre devi voltare pagina. Oggi sono qui per andare punto e a capo. Inizia una nuova vita fuori dal campo. Sono disposto a dare consigli a chi vorrà, ascoltando anche le cose brutte. Dire le cose come stanno porta a volte allo scontro, ma si esce più forti. Questo lo devo a mio padre, molto diretto e senza peli sulla lingua" - ha dichiarato Fognini. Ora è pronto a tifare per gli altri tennisti azzurri, tra cui Cobolli, impegnato oggi contro Djokovic: "Cobolli? Mi piacerebbe parlare con lui prima della partita, ma deve sapere che è qui per giocarsela. Questo è uno dei match più importanti della sua carriera. Spero che si diverta e la partita gli dia la possibilità di dare il meglio".

Fognini: "Esco a testa alta"

Il tennista azzurro ha chiuso la conferenza con queste parole: "È stata una bella corsa. In venti anni dentro al circuito ho avuto la fortuna di giocare contro i più forti della storia, contro i due giocatori più forti del presente e di giocare una partita con Alcaraz in maniera inaspettata. È stato tutto bello. Mi mancherà un po' la competizione, un po' meno la routine. Sono entrato in punta di piedi ed esco a testa alta con una sconfitta/vittoria sul Centrale di Wimbledon che per il Fabio Fognini ragazzino, ad Arma di Taggia, è una cosa bellissima"

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Tennis

Fognini e il sogno Montecarlo

Fognini ha ripercorso la sua carriera, annunciando anche che il ritiro è immedito e non parteciperà a nessun altro torneo: "Questo sport mi ha accompagnato per tutta la vita e continuerà a farlo. Conserverò per sempre tantissimi bei ricordi. Ho giocato nell'era di Djokovic, Nadal e Federer. I migliori giocatori. Sono stato fortunato a vivere questa era. L'obiettivo era ritirarmi a Monte-Carlo l'anno prossimo, ma la vita è così. Sono felice di dire addio in questo momento. Non parteciperò ad altri tornei, lascio oggi". 

La partita con Alcaraz

"Ho fatto questo lavoro per 20 anni e non so fare altro, però penso che non potevo chiedere un'uscita migliore. Stavo competendo male, ci sono stati gli infortuni che hanno portato a vincere poche partite e perdere ranking. Queste cose hanno giocato contro. La vita è un cerchio che si chiude. Serve anche coraggio per dire basta" . E proprio sulla partita con lo spagnolo ha dichiarato: "Dopo due set con Alcaraz ero morto, ma l'inerzia della partita e la voglia di competere ha fatto si che io continuassi e si creasse questa cornice. Penso sia stata una sconfitta/vittoria, non sono mai riuscito a viverla così intensamente. È stata bella soprattutto la fine. Carlos quando ha salutato il pubblico, il modo in cui sono uscito dal Centrale e il modo in cui sono andato negli spogliatoi. Queste cose valgono più di una sconfitta e farlo in questo campo qua, davanti alla mia famiglia, vale più di qualsiasi partita viva". 

 

 

Fognini e gli infortuni

Fognini ha poi ripercorso gli ultimi anni della sua carriera: "Ho sofferto tanto a causa degli infortuni degli ultimi anni. Dopo grandi infortuni, alla mia età, diventa sempre più difficile.È stata una settimana in cui ho fatto fatica... Per fortuna ho dovuto pensare ad altro, ho dovuto fare il papà a tempo pieno. Non è semplice, ho fatto questo lavoro per 20 anni e non so fare altro. La vita è un cerchio che si chiude, è così. Penso ci vogliano anche i cosiddetti attributi per dire basta. Credo che questa sia la migliore decisione che io possa prendere. Ho giocato nel campo più importante al mondo, è l'addio perfetto".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Tennis