Novak Djokovic parteciperà al Masters 1000 di Shangai. Un annuncio arrivato quasi in maniera inaspettata, a pochi giorni dall'inizio del torneo. Il numero 5 del mondo, dopo lo US Open, è ancora in fase di recupero e non aveva programmato alcuna competizione imminente, lasciando diverse incertezze in merito al suo calendario. Alla fine, però, il serbo ha deciso di tornare in campo per il penultimo Masters 1000 della stagione, nel torneo in cui ha già conquistato quattro titoli e dove, lo scorso anno, si è fermato in finale, sconfitto da... Jannik Sinner, che potrebbe ritrovare di fronte anche stavolta. Il debutto domani contro Marin Cilic (20 i precedenti tra i due 18 successi per Djokovic).
Djokovic e la possibile sfida con Sinner a Shangai
Djokovic ha parlato in conferenza stamp,a spiegando innanzitutto cosa lo abbia spinto a partecipare al torneo: “Nel 2008 ho vinto qui le World Tour Finals, che oggi sono le ATP Finals – ha ricordato Djokovic. – Quello è stato il mio trofeo più importante dopo l’Australian Open, mi sentivo euforico per quel trionfo. Da allora, il pubblico cinese mi ha sempre sostenuto. Per me è come essere a casa: forse, fuori dal mio paese, è qui ho ricevuto il maggior affetto”.
Non manca la domanda su Sinner: il numero 2 al mondo l’ha battuto in semifinale sia al Roland Garros che a Wimbledon. Djokovic ha risposto senza peli sulla lingua: “Mi piacerebbe molto affrontarlo di nuovo. Anche perché significherebbe che sono arrivato in semifinale. Lui ha vinto quasi tutti gli ultimi incontri che abbiamo giocato, e l’anno scorso abbiamo fatto una bella finale qui, quindi spero di avere ancora l'occasione di sfidarlo”. Sinner nelle scorse ore, dopo la vittoria a Pechino, al paragone con Djokovic ha dato una risposta diventata immediatamente virale.
"Al meglio dei 3 set ho più chance". Sul calendario...
Il serbo ha poi aggiunto: “Al meglio dei tre set credo di avere maggiori chance di vincere un trofeo di rilievo”. Un commento dietro il quale, probabilmente, si cela la consapevolezza, a 38 anni compiuti, di non poter competere negli Slam dal punto di vista fisico col 'nuovo che avanza', ovvero Sinner e Alcaraz. Un tema, questo, di cui ha infatti parlato apertamente in conferenza: “Ho la sensazione di non arrivare così fresco come loro alle semifinali. È una questione biologica che devo accettare”.
Djokovic ha parlato anche di un tema caldo, quello del calendario. Dopo Sinner e Alcaraz, anche il serbo si è espresso sull'argomento: "Io ero contrario all'idea di estendere i tornei Masters 1000 su più giorni. Per le competizioni potrebbe portare dei benefici, ma per gli atleti no: riduce lo spazio nel calendario. Capisco le critiche, ma alla fine rimane uno sport individuale e ognuno è chiamato a fare delle scelte. È una questione complessa, ne parlo da quindici anni: il vero problema è che i giocatori non sono sufficientemente uniti. Si lamentano, poi spariscono, poi ricompaiono a lamentarsi di nuovo. Bisogna dedicare tempo e risorse per trovare un modo per riformare il sistema. Se i migliori giocatori non si impegnano davvero nel confrontarsi e lottare per cambiare le cose, nulla cambierà mai".
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