Le mani di Milano sulla torta ATP Finals, le parole di Abodi e Torino che resiste

Il Comune e la Regione Piemonte insieme per tenere l’evento per 5 anni in città, con l’impegno ad investire ancora. Fino al 2027 è certo, poi bisognerà fare i conti con quanto ventilato dal Ministro
'No trip for Fritz', il marziano Sinner vince le Finals: social scatenati

E tutti vissero felici e contenti. Perché nell’anno magico del tennis italiano si vince anche fuori dal campo. Sembra esserci soltanto Italia con la racchetta. Arriva a fine partita l’annuncio del presidente Atp Tour Andrea Gaudenzi, le Nitto Atp Finals restano qui fino al 2030. Resta in piedi il ticket Torino-poi Milano, magari per ricandidarsi una terza volta. Ma intanto la certezza più importante c’è. Nella conferenza di bilancio pomeridiana, piuttosto si è assistito a un miniduello verbale tra la Fitp, il Governo rappresentato dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, da una parte, e il Piemonte con il governatore Alberto Cirio e Torino col sindaco Stefano Lo Russo dall’altra. Come sempre i dati oggettivi li snocciola Binaghi, numeri da «edizione storica». Le Nitto Atp Finals crescono in ogni aspetto.

A Torino lo Stato ci guadagna cinque volte

Gli spettatori alle partite, agli allenamenti, alla cerimonia di apertura con la novità del concerto che ha fatto parte dell’evento, sono stati oltre 210 mila. Prevalentemente un popolo di italiani. La percentuale di stranieri, che era intorno al 39%, è scesa al 20%: cioè 33 mila persone non hanno trovato un biglietto, bruciati dalla velocità degli appassionati italiani». Per la ricaduta economica la Fitp si è affidata a Boston Consulting Group «Ha superato il mezzo milione di euro (503 milioni). Un dato in aumento rispetto all’anno scorso: abbiamo peraltro affinato il metodo di calcolo, considerando l’impatto creato anche nelle settimane precedenti e nella successiva da tutte le imprese che allestiscono le strutture messe al servizio dell’evento come il Fan Village. L’evento genera 3.431 posti di lavoro, con un reddito da lavoro di 98,9 milioni di euro. Il valore aggiunto, quello che viene contabilizzato annualmente nel Pil dell’Italia, è di 243 milioni. Il ritorno in termini di entrate fiscali e previdenziali è di oltre 84 milioni. Lo Stato che ha investito 15 milioni per l’edizione, ne recupera 5 ogni euro speso». In Crescita è anche l’impatto sociale, misurato da Open Economics. «Il valore delle ricadute sociali è di 332 milioni di euro rispetto ai 266 dell’anno scorso». Binaghi ha offerto numeri anche sul tennis italiano: «In Italia vengono misurati poco più di 18 milioni di appassionati di tennis e padel e 6,5 milioni di praticanti. L’impatto economico complessivo supera 8 miliardi di euro. Sono 57mila i posti di lavoro, 1,2 miliardi le entrate fiscali per lo Stato».

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Abodi e quell'orizzonte Milano. Cirio replica

Ma il tema del giorno era la conferma o meno. Si saprà in futuro, s’è detto, la sede precisa. Con probabili altri due anni, fino al 2027 per Torino che però punta al quinquennio. Ed è risuonato spesso il nome di Chiara Appendino, sindaca di Torino e promotrice con successo della prima candidatura. Alleata di Cirio e Lo Russo. Perché il ministro Abodi aveva cominciato ringraziando Torino e sostenendo che: «Bisogna allargare gli orizzonti». Facile immaginare il riferimento a Milano Olimpica e all’arena di Santa Giulia. Cirio dopo aver ricordato tutti i grandi eventi che Torino ormai ospita, annota: «Qui c’è un unicum, sono tutti profondamente soddisfatti e se i numeri sono così buoni è anche perché questa manifestazione si svolge a Torino e in Piemonte. Possiamo rivendicare ciò che è utile e interessante per l’Italia, il Piemonte e tutto il mondo del tennis. Il fatto che i grandi eventi arrivino qui non è casuale e siamo pronti a proseguire su questa strada e a difendere i risultati raggiunti. Non conviene solo a questa regione che le Atp Finals restino a Torino perché chi viene qua sta bene, perché l’organizzazione è buona e trasparente e questo è lo spirito con cui, noi e il Comune, abbiamo fatto di più in termini di investimento».

Il sindaco e la cittadinanza onoraria a Sinner

Il sindaco Lo Russo va oltre, annunciando che: «Chiederò al Consiglio Comunale di attribuire la cittadinanza onoraria a Jannik Sinner, perché oltre a promuovere il tennis con i suoi risultati, è veicolo dell’immagine della città». Poi aggiunge riferito: «Prima di portare le Atp Finals da un’altra parte e allargare gli orizzonti dovrete vedervela con me e Cirio. Noi vogliamo vincere. Siamo disponibili a fare tutti gli investimenti diretti e indiretti e so che, preso in mezzo da me, Cirio e Appendino che è qui che fa il tifo e che ringrazio, sarà per te Binaghi più difficile avere altri tipi di orizzonti e quindi io continuo a essere cautamente ottimista. Siamo disposti a investire sull’arena (abbassando la base, ma solo in caso di 5 anni) e sull Village migliorato di anno in anno, rendendolo struttura permanente di questa area sportiva». La struttura progettata dall’architetto Benedetto Camerana. Del resto il costo di 4 milioni annui contro i 14 per un impianto definitivo, con investimento anche della Fip, è una grande idea.

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E tutti vissero felici e contenti. Perché nell’anno magico del tennis italiano si vince anche fuori dal campo. Sembra esserci soltanto Italia con la racchetta. Arriva a fine partita l’annuncio del presidente Atp Tour Andrea Gaudenzi, le Nitto Atp Finals restano qui fino al 2030. Resta in piedi il ticket Torino-poi Milano, magari per ricandidarsi una terza volta. Ma intanto la certezza più importante c’è. Nella conferenza di bilancio pomeridiana, piuttosto si è assistito a un miniduello verbale tra la Fitp, il Governo rappresentato dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, da una parte, e il Piemonte con il governatore Alberto Cirio e Torino col sindaco Stefano Lo Russo dall’altra. Come sempre i dati oggettivi li snocciola Binaghi, numeri da «edizione storica». Le Nitto Atp Finals crescono in ogni aspetto.

A Torino lo Stato ci guadagna cinque volte

Gli spettatori alle partite, agli allenamenti, alla cerimonia di apertura con la novità del concerto che ha fatto parte dell’evento, sono stati oltre 210 mila. Prevalentemente un popolo di italiani. La percentuale di stranieri, che era intorno al 39%, è scesa al 20%: cioè 33 mila persone non hanno trovato un biglietto, bruciati dalla velocità degli appassionati italiani». Per la ricaduta economica la Fitp si è affidata a Boston Consulting Group «Ha superato il mezzo milione di euro (503 milioni). Un dato in aumento rispetto all’anno scorso: abbiamo peraltro affinato il metodo di calcolo, considerando l’impatto creato anche nelle settimane precedenti e nella successiva da tutte le imprese che allestiscono le strutture messe al servizio dell’evento come il Fan Village. L’evento genera 3.431 posti di lavoro, con un reddito da lavoro di 98,9 milioni di euro. Il valore aggiunto, quello che viene contabilizzato annualmente nel Pil dell’Italia, è di 243 milioni. Il ritorno in termini di entrate fiscali e previdenziali è di oltre 84 milioni. Lo Stato che ha investito 15 milioni per l’edizione, ne recupera 5 ogni euro speso». In Crescita è anche l’impatto sociale, misurato da Open Economics. «Il valore delle ricadute sociali è di 332 milioni di euro rispetto ai 266 dell’anno scorso». Binaghi ha offerto numeri anche sul tennis italiano: «In Italia vengono misurati poco più di 18 milioni di appassionati di tennis e padel e 6,5 milioni di praticanti. L’impatto economico complessivo supera 8 miliardi di euro. Sono 57mila i posti di lavoro, 1,2 miliardi le entrate fiscali per lo Stato».

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