Intervista a Rino Restivo, allenatore Asti Under 14 Regionali

Dalle Difficoltà ai Successi: Un percorso all’interno dell’under 14 dell’Asti guidati da Restivo.
Intervista a Rino Restivo, allenatore Asti Under 14 Regionali

Il campionato sta per chiudersi ma si iniziano a tirare le somme in casa Asti da parte dell’allenatore dell’Under 14, Rino Restivo.

 

Mister Restivo, quali sono le tappe fondamentali che hanno caratterizzato la sua carriera da allenatore?

Essenzialmente, ho iniziato con il calcio a 11, anche se per alcuni anni mi sono occupato del calcio a 5. Un periodo l’ho passato alla scuola calcio del Lascà, dove ho lavorato dapprima con i primi calci per poi allenare gli esordienti. Dopodiché sono passato all’Asti.

 

Ecco, da quattro anni è allAsti. Come sono stati gli inizi?

È stato un inizio molto positivo, c’era tanta voglia di fare. Poi, sfortunatamente, è arrivato il Covid che ha minato alle basi tutto quello che avevamo fatto fino a quel momento. La stagione era iniziata bene, e se non fosse subentrata la pandemia, sono sicuro che sarebbe stata un’ottima annata.

 

Sin da subito ha adottato delle strategie che aveva preimpostato o le ha maturate osservando i ragazzi?

Credo che una cosa importante sia lavorare in base al materiale che si ha a disposizione, pertanto osservo sempre. Ogni volta che inizio ad allenare, guardo i punti di forza e di debolezza dei ragazzi che ho di fronte. È solo in base alle loro caratteristiche che attuo strategie diverse.

 

Cosa la guida nel lavoro quotidiano sia in campo che fuori?

La passione è la prima cosa. Ho una passione sfrenata per questo sport e soprattutto per coloro che dimostrano interesse per questo. Mi piace allenare e mettermi in contatto con i ragazzi. Ho allenato anche squadre di adulti, ma il legame che si instaura con i ragazzi è del tutto differente. Poi, una cosa che mi piace moltissimo è vedere alla domenica il lavoro svolto durante la settimana. Quando osservo che i miei mettono in pratica ciò su cui ci siamo concentrati in fase di allenamento, sono contento e orgoglioso.

 

Quali sono le strategie vincenti che osserva nei suoi ragazzi?

La cosa che vedo è che a loro piace lavorare con passione; ogni volta sono concentratissimi su quello che facciamo. Difficilmente devo riprenderli sulla concentrazione, perché è davvero un gruppo coeso e con una considerevole maturità. Strategie particolari non ne ho. È una squadra completa e cerco di sfruttarla al meglio.

 

Durante il campionato ci sono state delle difficoltà?

Naturalmente sì. La stagione è stata lunga e qualche difficoltà la si è incontra. Abbiamo fatto due passi falsi consecutivi abbastanza pesanti, uno contro il Chieri e l’altro contro il Nichelino. Nonostante tutto, non abbiamo mollato la presa e, continuando a lavorare con impegno e caparbietà, siamo riusciti in ciò che ci eravamo prefissati.

 

Se dovesse valutare la sua squadra, che voto darebbe?

Aspetterei la fine del campionato, ma sicuramente darei un voto compreso tra il 9 e il 10.

 

Guardando a se stesso, ci sono dei punti su cui deve migliorarsi?

Sì, assolutamente. Mi sono già detto che dedicherò l’estate per aggiornarmi e per migliorare le mie capacità di allenatore, in modo da essere pronto per l’anno prossimo.

 

Allorizzonte ci sono già delle prospettive delineate dalla società per lanno venturo?

Ancora la società non si è espressa, lo farà al termine della stagione. Per il momento ci dedichiamo al termine di questa con l’interesse e l’impegno che abbiamo sempre dimostrato.

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