Rabiot svela la confusione Juve, dallo staff ai giocatori: “Non sono l’unico”

Il centrocampista francese, in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno, ha parlato al termine del match pareggiato con la Salernitana: le dichiarazioni

TORINO - "È una situazione complicata da tante settimane, dobbiamo cercare di stare tranquilli perché mercoledi c'è una finale da giocare. Non è il momento di andare fuori giri a poche giornate dalla fine. Siamo un gruppo giovane, inesperto, sono cose che possono capitare. Sulla prestazione di oggi abbiamo fatto un primo tempo brutto, poi meglio nel secondo. Creiamo le occasioni ma alla fine siamo poco lucidi". Così Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus, ai microfoni di Sky Sport, al termine della sfida pareggiata per 1-1 con la Salernitana.

Su Atalanta-Juve e il futuro

I bianconeri adesso dovranno pensare alla finale di Coppa Italia contro l'Atalanta: "È una partita secca, ce la giocheremo anche se stanno facendo bene - ha aggiunto Rabiot -. Personalmente mi piace di più affrontare squadre forti". Infine, il centrocampista francese ha parlato del suo futuro: "Fin quando non raggiungeremo gli obiettivi non parleremo. Vedremo quando saremo in Champions League e avremo vinto la Coppa Italia. Sono orgoglioso di essere qui, oggi avevo la fascia di capitano e mi piace guidare questa squadra giovane, ma nel calcio bisogna ad un certo punto anche parlare. Vedremo dopo la finale, siamo tranquilli, c'è tempo".

Rabiot: "In tanti non sanno cosa faranno"

Ai microfoni di  Sky Sport: "Parlo di un gruppo, non sono l'unico qui. In tanti non sanno cosa fare l'anno prossimo, anche nello staff, in tanti dobbiamo ragionare. Non so ancora se sarò lì, ma devo dare tutto e provare a vincere per mettere nelle migliori condizioni la squadra per l'anno prossimo".

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