Di Vaio spaventa la Juve: "Vogliamo confermare Motta, Bologna ha un progetto"

Il ds rossoblù: "Abbiamo basi solide, il nostro desiderio è dare continuità". Saputo a Bologna: "Champions straordinaria", rendez-vous con Thiago?

"Il Presidente Saputo e io non abbiamo mai parlato di Champions League, però volevamo raggiungere e conquistare l'Europa. Come molti presidenti americani ha voluto costruire una società partendo da basi solide, investendo nel gruppo, nelle strutture e nella categoria - ha evidenziato - La perdita di Sinisa ci ha toccato molto, con lui volevamo iniziare un lavoro diverso, partendo dai giovani e costruendo una squadra solida e compatta; purtroppo le cose non sono andate come speravamo, ma la società ha continuato a lavorare e a credere nel progetto, investendo sul lavoro quotidiano e ad oggi si raccolgono i frutti". Lo ha detto il direttore sportivo del Bologna Marco Di Vaio, all'indomani del raggiungimento del traguardo Champions, ai microfoni di Radio Serie A con RDS.

A proposito del mercato il dirigente ha aggiunto che "noi siamo sempre andati in campo con la mentalità e la testa per continuare a fare bene nonostante si parlasse di noi più in merito alle partenze di giocatori e mister piuttosto che ai risultati del campo. Siamo una società solida economicamente e con un enorme patrimonio umano con progetti e obiettivi ben chiari in testa - ha evidenziato - Abbiamo la volontà di confermarci nel campionato italiano e di confrontarci con le realtà europee avendo il supporto dei nostri migliori giocatori. Sappiamo che il mercato è particolare e ci sono sempre tante novità".

Di Vaio su Thiago Motta

A proposito del lavoro di Motta Di Vaio ha evidenziato che "dopo il primo periodo (un punto raccolto nelle prime tre uscite, ndr) le cose non sono state semplici ma vedevamo il Thiago allenatore e il Thiago uomo come lavorava e come cercava di costruire l'identità di squadra e ci piaceva molto. Abbiamo capito che gli serviva un po' più di tempo per capire come prendere i ragazzi e per stravolgere qualcosa. La sosta per il mondiale è stata molto utile, è stato come essere in ritiro e questo ha favorito la conoscenza reciproca tra allenatore e giocatori e una crescita costante nella costruzione della squadra - ha spiegato - Con lui sono cresciuti i ragazzi e il prodotto che ne è uscito è stato interessante e giovane".

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Di Vaio e il futuro di Motta

"Ci prepariamo alla prossima estate sapendo che il mercato sarà lungo,ma con l'idea di confermare più giocatori possibili con la volontà di portare avanti questo gruppo che ha delle basi solide e forti. Il primo passaggio sarà quello con il mister che ha portato alla ribalta questo gruppo straordinario. Vogliamo continuare a dare continuità con il lavoro straordinario che sta facendo tutto lo staff per poter continuare a fare bene e a sognare" ha aggiunto Di Vaio sul futuro e su Motta, tecnico finito nel mirino di diversi club. Tra cui la Juventus

Di Vaio e la qualificazione in Champions

Per il dirigente del Bologna la qualificazione alla Champions League "è inaspettata ma meritata. Sono arrivato a Bologna che la squadra era in Serie B, pensare a oggi di essere in Champions è qualcosa di pazzesco - ha ammesso - Spero di incontrare tutte le grandi: dal Barcellona al Real Madrid per poter vedere dal vivo quel livello". Dopo il successo dell'Atalanta sulla Roma è scoppiata la festa in città. "Ieri sera abbiamo visto la partita tutti insieme con lo staff, il gruppo e tutti quelli che lavorano a contatto con la squadra. È stato molto emozionate, è un traguardo straordinario quello raggiunto. Il primo pensiero ieri sera è andato al nostro Presidente che non era lì con noi, siamo tutti molto felici per lui perché se lo merita per quello che fa, per la passione che ha e per l'impegno che mette - ha raccontato Di Vaio - Siamo contenti anche per la nostra gente, sappiamo da quanto aspettavano di poter esultare dopo tutto quello che abbiamo e hanno passato. Arrivarci dopo solo due anni di lavoro con Thiago Motta è stato magnifico. Al rientro da Napoli i ragazzi hanno avuto un'accoglienza straordinaria, è stato incredibile. Ieri sera in piazza si è vista l'esplosione di gioia e di emozione che sta travolgendo la città. Vedere la nostra gente entusiasta e carica è per noi motivo d'orgoglio e uno stimolo a fare meglio". 

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Saputo: "Impresa memorabile, sto arrivando a Bologna"

"Sto rientrando a Bologna in queste ore per festeggiare insieme a tutta la città questo traguardo storico. Il Bologna torna in Europa e lo fa qualificandosi alla competizione più importante, la Champions League, sessant’anni dopo la partecipazione all’allora Coppa dei Campioni. Io e la mia famiglia vogliamo condividere questa gioia immensa con Thiago e i suoi ragazzi che hanno compiuto un’impresa memorabile, con tutti i dirigenti, i dipendenti e i collaboratori del Bologna che lavorano ogni giorno per il bene del club e in maniera particolare con tutti i nostri fantastici tifosi, che meritano questa soddisfazione più di ogni altro perché sono stati sempre al fianco del Bologna, anche nei momenti più difficili della nostra storia". Sono invece le parole del presidente rossoblù Joey Saputo tramite il sito ufficiale del club. 

Fenucci: "Sarebbe bello proseguire con Motta"

A Sky Sport è poi intervenuto Claudio Fenucci: "Progressivamente il club è cresciuto, abbiamo vissuto buone stagioni e altre meno brillanti, ma il percorso di crescita c'è sempre stato e poi con Thiago Motta c'è stata l'impennata decisiva in termini di gioco e risultati. Motta allenatore straordinario. Che squadra vedranno i tifosi il prossimo anno? Partiremo da una programmazione che è già in corso perché Sartori e Di Vaio stanno valutando i profili per rinforzare questa squadra. La volontà è proseguire il percorso con tutti i giocatori di questa stagione. Molto dipenderà anche dalla volontà dell'allenatore, ma l'idea è trattenere il più possibile i protagonisti di questa stagione. Cosa fa Thiago lo sa lui, lo sapremo fra un po' tutti quanti... Nell'ultima intervista ha detto che quando ci saranno novità lo sapremo tutti e io resto su questa linea. Ci parleremo nei prossimi giorni, lui sa che noi vorremmo proseguire con lui per quello che ha dato alla squadra non solo dal punto di vista del gioco. Per noi sarebbe bellissimo proseguire insieme, ora bisogna parlarne con lui, quando avremo qualche novità la comunicheremo" ha dichiarato l'amministratore delegato del Bologna.

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"Il Presidente Saputo e io non abbiamo mai parlato di Champions League, però volevamo raggiungere e conquistare l'Europa. Come molti presidenti americani ha voluto costruire una società partendo da basi solide, investendo nel gruppo, nelle strutture e nella categoria - ha evidenziato - La perdita di Sinisa ci ha toccato molto, con lui volevamo iniziare un lavoro diverso, partendo dai giovani e costruendo una squadra solida e compatta; purtroppo le cose non sono andate come speravamo, ma la società ha continuato a lavorare e a credere nel progetto, investendo sul lavoro quotidiano e ad oggi si raccolgono i frutti". Lo ha detto il direttore sportivo del Bologna Marco Di Vaio, all'indomani del raggiungimento del traguardo Champions, ai microfoni di Radio Serie A con RDS.

A proposito del mercato il dirigente ha aggiunto che "noi siamo sempre andati in campo con la mentalità e la testa per continuare a fare bene nonostante si parlasse di noi più in merito alle partenze di giocatori e mister piuttosto che ai risultati del campo. Siamo una società solida economicamente e con un enorme patrimonio umano con progetti e obiettivi ben chiari in testa - ha evidenziato - Abbiamo la volontà di confermarci nel campionato italiano e di confrontarci con le realtà europee avendo il supporto dei nostri migliori giocatori. Sappiamo che il mercato è particolare e ci sono sempre tante novità".

Di Vaio su Thiago Motta

A proposito del lavoro di Motta Di Vaio ha evidenziato che "dopo il primo periodo (un punto raccolto nelle prime tre uscite, ndr) le cose non sono state semplici ma vedevamo il Thiago allenatore e il Thiago uomo come lavorava e come cercava di costruire l'identità di squadra e ci piaceva molto. Abbiamo capito che gli serviva un po' più di tempo per capire come prendere i ragazzi e per stravolgere qualcosa. La sosta per il mondiale è stata molto utile, è stato come essere in ritiro e questo ha favorito la conoscenza reciproca tra allenatore e giocatori e una crescita costante nella costruzione della squadra - ha spiegato - Con lui sono cresciuti i ragazzi e il prodotto che ne è uscito è stato interessante e giovane".

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