CORTINA - A tutta velocità, l'Italia degli sci lunghi non tradisce. Anzi, continua a sfornare podi. E rilanciare ragazzi per troppo tempo frenati dagli infortuni. L'ultimo è Guglielmo Bosca, che rinasce a 30, scalando per la prima volta i grandini della felicità in Coppa del Mondo: secondo a 18 centesimi dal francese Allegre nel superG di Garmisch, relegando fuori dal podio dopo 11 gare consecutive il fenomeno Mraco Odermatt.
Sofia Goggia amara
A Cortina arriva invece il quotidiano di Sofia Goggia, ancora terza ma stavolta con l'amaro in bocca per un discesa bis falsata dalle condizioni climatiche, con il vento forte a folate all'inizio che dopo una lunga interruzione (la bergamasca è stata in testa per 68 minuti...) s'è placato. Così sono spuntate come Frecciarossa una quasi incredula la norvegese Ragnhild Mowinckel, argento olimpico 2018 dietro Sofia e poi vittima di due gravi ko al ginocchio destro, e soprattutto l'americana Jacqueline Wiles, il giorno dopo il terribile crash di Mikaela Shiffrin e in una discesa bis aperta dall'intervento dell'elicottero per l'altra compagna Isabella Wright, dimentica gli acciacchi e torna sul podio sei anni dopo, condiviso proprio a Cortina con Lindsey Vonn.