Schwazer a Parigi 2024: signor Coe, faccia qualcosa di olimpico

La vicenda del marciatore può avere una conclusione degna di questo nome, se le istituzioni sportive gli concederanno quanto gli è dovuto
Schwazer a Parigi 2024: signor Coe, faccia qualcosa di olimpico© ANSA

Era il 31 dicembre 2019 quando Alex Schwazer, sempre sostenuto dal prof. Sandro Donati, campione mondiale di lotta al doping, a Vipiteno, per Tuttosport mi raccontò la ributtante vicenda di cui era stato vittima, con la manipolazione delle provette che lo privò dei Giochi di Rio 2016 e l’avrebbe privato dei Giochi di Tokyo nel 2021.

Il 18 febbraio 2021, Alex è stato assolto dall’accusa di doping ‘per non aver commesso il fatto’: sentenza del Tribunale di Bolzano che la World Athletics, ex IAAF, la federatletica mondiale presieduta da Sebastian Coe non ha mai riconosciuto né tantomeno ha revocato la squalifica inflitta all’Olimpionico di Pechino sino al 7 luglio 2024. Occhio alle date: i Giochi di Parigi si disputeranno dal 26 luglio all’11 agosto 2024. Sin da quel 10 agosto 2016, quando venne punito per una violazione che non aveva mai commesso, in beata solitudine e nel silenzio assordante di molta disinformazione usa e getta, Tuttosport ha sempre creduto nell’innocenza di Alex, la cui pazzesca odissea è stata raccontata dalla serie Netflix che ha riscosso uno straordinario successo.

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Ora, sulla base del ‘sostanzioso aiuto’ portato da chi smaschera violazioni delle regole antidoping, la squalifica può essere ridotta sino al 75% poiché la testimonianza del marciatore è risultata determinante ai fini della squalifica a vita di un tecnico accusato di doping reiterato, come ha raccontato oggi La Gazzetta dello Sport. Ma la Wada, l’agenzia mondiale antidoping e l’Aiu (Athletics Integrity Unit), il comitato etico della federazione mondiale, stanno continuando a perdere tempo, continuando a rimandare quantomeno una riduzione della squalifica che permetterebbe a Schwazer di partecipare ai Giochi, gara dei 20 km. Il che costituirebbe un atto di giustizia molto parziale e molto tardivo dopo l’indecente persecuzione che ha subito da 7 anni a questa parte. Durante i quali, Alex non ha mai smesso di allenarsi. Coraggio, Coe. Faccia, finalmente, qualcosa di olimpico. Altrimenti la faccia la perde. Per sempre.

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