Sabbatini, il post dopo la delusione Mondiale: "Voi, leoni da tastiera..."

La mezzofondista azzurra si sfoga sui social dopo l'amara eliminazione a Budapest dalla finale dei 1500 metri
Sabbatini, il post dopo la delusione Mondiale: "Voi, leoni da tastiera..."© Getty Images

TORINO - Il mondiale di atletica di Budapest ha regalato forti emozioni all'Italia, come la gioia dell'oro leggendario di Gimbo Tamberi nel salto in alto, ma anche l'amara delusione per atleti ed atlete che speravano di ottenere di più nella spedizione in terra ungherese.

Tra le più amareggiate, Gaia Sabbatini che nella semifinale dei 1500 metri è rimasta letteralmente bloccata sulle gambe dovendosi fermare e rinunciando così alla possibilità dell'accesso alla finale, conquistata dalla compagna Ludovica Cavalli. "Mi sono fermata non so neanche io perché, non so cosa è successo. In un raptus di acido lattico e stanchezza è successo questo, sono davvero delusa, non mi sento di dire altro”, queste le parole della mezzofondista azzurra in lacrime al termine della gara che ha poi deciso di affidare il proprio pensiero ed altre parole anche ai social.

Lo sfogo di Gaia Sabbatini

Questo il lungo post dell'azzurra: “Devi andare forte!” “Devi dimostrare quanto vali!” “Non puoi deludere nessuno!” “Devi arrivare in finale!”. Questi sono una parte dei pensieri che ho avuto prima della mia semifinale, pensieri controproducenti. Ho vissuto male questa gara e mi dispiace tanto, ma il dispiacere lo provo per me stessa. Ho lavorato duramente in questi mesi affinché questi pensieri sparissero e ci sono anche riuscita. Quest’anno il mio approccio alle gare è cambiato e ho iniziato a divertirmi, a sorridere, a godermi il momento. Dopo l’infortunio di febbraio mi sembrava già soltanto una vittoria essere tornata a gareggiare. In semifinale la spensieratezza che mi ha accompagnato nelle altre gare è scomparsa. Le mie aspettative erano altissime e il mio cervello mi ha sussurrato: ”o vai in finale o niente”. Non sono stata in grado di gestire questo pensiero, non sono stata in grado di interpretare la gara che sarebbe stata un’occasione per poter correre forte".

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"E voi leoni da tastiera..."

Tanta ancora la delusione per Sabbatini che si sfoga: "È andata così e io mi sto mangiando ancora le mani. La rabbia è tanta e sono sicura che la sfrutterò per il futuro. Nulla è perduto, questa esperienza mi ha insegnato TANTISSIMO. E voi leoni da tastiera fatevi un bel bagno di bontà e di autocritica perché siete di una cattiveria disumana. Ringrazio tutte le persone che hanno speso belle parole per me e che mi sono state vicine. Vola solo chi osa farlo e io sono pronta ad osare".

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TORINO - Il mondiale di atletica di Budapest ha regalato forti emozioni all'Italia, come la gioia dell'oro leggendario di Gimbo Tamberi nel salto in alto, ma anche l'amara delusione per atleti ed atlete che speravano di ottenere di più nella spedizione in terra ungherese.

Tra le più amareggiate, Gaia Sabbatini che nella semifinale dei 1500 metri è rimasta letteralmente bloccata sulle gambe dovendosi fermare e rinunciando così alla possibilità dell'accesso alla finale, conquistata dalla compagna Ludovica Cavalli. "Mi sono fermata non so neanche io perché, non so cosa è successo. In un raptus di acido lattico e stanchezza è successo questo, sono davvero delusa, non mi sento di dire altro”, queste le parole della mezzofondista azzurra in lacrime al termine della gara che ha poi deciso di affidare il proprio pensiero ed altre parole anche ai social.

Lo sfogo di Gaia Sabbatini

Questo il lungo post dell'azzurra: “Devi andare forte!” “Devi dimostrare quanto vali!” “Non puoi deludere nessuno!” “Devi arrivare in finale!”. Questi sono una parte dei pensieri che ho avuto prima della mia semifinale, pensieri controproducenti. Ho vissuto male questa gara e mi dispiace tanto, ma il dispiacere lo provo per me stessa. Ho lavorato duramente in questi mesi affinché questi pensieri sparissero e ci sono anche riuscita. Quest’anno il mio approccio alle gare è cambiato e ho iniziato a divertirmi, a sorridere, a godermi il momento. Dopo l’infortunio di febbraio mi sembrava già soltanto una vittoria essere tornata a gareggiare. In semifinale la spensieratezza che mi ha accompagnato nelle altre gare è scomparsa. Le mie aspettative erano altissime e il mio cervello mi ha sussurrato: ”o vai in finale o niente”. Non sono stata in grado di gestire questo pensiero, non sono stata in grado di interpretare la gara che sarebbe stata un’occasione per poter correre forte".

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"E voi leoni da tastiera..."