Favoloso Tamberi, è l'unico oro che mancava: Gimbo, il mondo è tuo!

Vittoria con 2,36 davanti all’americano Harrison e all’amico Barshim
Favoloso Tamberi, è l'unico oro che mancava: Gimbo, il mondo è tuo!© Getty Images

Il fenomeno dell’atletica azzurra, non ce ne voglia Marcell Jacobs, è Gimbo Tamberi, l’uomo che riesce a fare emozionare tutta l’atletica italiana. È campione del mondo con 2,36. Solo lui poteva realizzare questa impresa, un vero e proprio fenomeno, ha vinto Europei, all’aperto e sotto tetto, le Olimpiadi, gli mancavano i Mondiali all’aperto, quelli indoor li aveva vinti nel 2016 a Portland nell’Oregon. Percorso netto, nessun atleta italiano era mai arrivato a tanto. L’uomo dei sogni, l’uomo che fa impazzire il pubblico, l’uomo che tutti vorrebbero come capitano di squadra. C’era da sudare a parecchio ieri sera nello stadio ungherese con un pubblico affascinato da tutte le gare. Gianmarco non è partito benissimo. Lui è così. Quando credi che salti senza avere problemi di sorta sbaglia la misura d’ingresso a 2,25. Si arrabbia con sé stesso.

Tamberi, la concentrazione e l'esultanza

Poi mentre Harrison e Wo filano via alla grande con percorso netto sino a 2,33, l’allievo di Giulio Ciotti comincia carburare. Lo si può definire il mezzofondista del salto in alto, con la costanza di rendimento che cresce di salto in salto. Barshim si arrende a 2,33 e Gimbo va a rincuorarlo. A 2,36 si trova al comando con lo statunitense, JuVaughun Harrison valica l’asticella all’ultima prova. Si sale ancora a 2,38. Il campione olimpico di Tokyo, dopo il primo errore, cerca la concentrazione, si siede, si dà schiaffoni sulle cosce, nel secondo, cerca tutta l’adrenalina e la concentrazione possibile, ma è un “non salto.” Harrison sbaglia e Gimbo ha vinto, corre e bacia la moglie Chiara, abbraccia gli amici, li fa piangere e finalmente anche il suo nuovo tecnico l’ex azzurro di alto Giulio Ciotti si lasci andare a festeggiamenti dopo che aveva seguito tutta la gara impassibile. Poi gioca con il bimbetto di Mutaz Essa Barshim che considerava l’azzurro il grande favorito, “il Bolt dell’alto” lo aveva definito. Barshim è terzo. Il protocollo della prova salta completamente. Chiede anche 2,40. Non salta, inizia a correre sulla pista con la bandiera, Non sta più nella pelle. Compreso un tuffo nella buca delle siepi con Barshim ed El Bakkali.

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Gimbo, la gara perfetta

Ora non ha più nulla da chiedere a sé stesso. E pensare che in qualificazione ci aveva fatto soffrire, poi ha messo le cose a posto con un 2,29. Quest’anno aveva evitato tutta la stagione indoor, il suo fisico aveva bisogno di riposo. Si è visto solo a Chorzow nell’ex Coppa Europa con 2,29 ha vinto poi un 2,34 nella stessa città polacca poco dopo, inframmezzato da due non uscite: Stoccolma 2,12 sotto la pioggia e in una piccola località tedesca in piazza evita di saltare per il cattivo tempo dieci giorni prima dell’inizio dei Mondiali. La sua gara ieri sera è stata perfetta, il match point a 2,36 con la sicurezza del più grande in assoluto.

La gioia di Tamberi: "È pazzesco"

Lui è un perfezionista, non è mai soddisfatto delle sue gare: «ho fatto schifo» ha detto dopo la qualificazione. Ieri sera è stato perfetto. E alla fine, stavolta, soddisfatto: «È pazzesco, mi sento un essere umano che batte i supereroi». «Saltasse in una discoteca arriverebbe a 2,40». Lo sostiene il DT Antonio La Torre. Non si fermerà. Lo aspettiamo nella Diamond League e il prossimo anno a Roma e Parigi. Marco Fassinotti chiude al 12º posto con la misura di 2,20, sotto lo sguardo amorevole della fidanzata la campionessa mondiale di Eugene l’australiana Eleanor Patterson. Grande impresa di Ayomide Folorunso nella semifinale dei 400hs. L’azzurra coglie un fantastico quarto posto con accesso alla finale, la prima volta per una atleta con tanto di primato italiano 53”89 (il precedente meno di un mese fa a Molfetta 54”22, e un mare di lacrime di gioia e un fiume di parole del tipo”. Nel disco 12ª Daisy Osakue con 61,13. Crolla nei 400 un annoso primato europeo stabilito nel 1987 a Roma dal tedesco Est Thomas Schoenloebe (44”33) lo migliora l’inglese Hudson Smith con 44”26.  

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Il fenomeno dell’atletica azzurra, non ce ne voglia Marcell Jacobs, è Gimbo Tamberi, l’uomo che riesce a fare emozionare tutta l’atletica italiana. È campione del mondo con 2,36. Solo lui poteva realizzare questa impresa, un vero e proprio fenomeno, ha vinto Europei, all’aperto e sotto tetto, le Olimpiadi, gli mancavano i Mondiali all’aperto, quelli indoor li aveva vinti nel 2016 a Portland nell’Oregon. Percorso netto, nessun atleta italiano era mai arrivato a tanto. L’uomo dei sogni, l’uomo che fa impazzire il pubblico, l’uomo che tutti vorrebbero come capitano di squadra. C’era da sudare a parecchio ieri sera nello stadio ungherese con un pubblico affascinato da tutte le gare. Gianmarco non è partito benissimo. Lui è così. Quando credi che salti senza avere problemi di sorta sbaglia la misura d’ingresso a 2,25. Si arrabbia con sé stesso.

Tamberi, la concentrazione e l'esultanza

Poi mentre Harrison e Wo filano via alla grande con percorso netto sino a 2,33, l’allievo di Giulio Ciotti comincia carburare. Lo si può definire il mezzofondista del salto in alto, con la costanza di rendimento che cresce di salto in salto. Barshim si arrende a 2,33 e Gimbo va a rincuorarlo. A 2,36 si trova al comando con lo statunitense, JuVaughun Harrison valica l’asticella all’ultima prova. Si sale ancora a 2,38. Il campione olimpico di Tokyo, dopo il primo errore, cerca la concentrazione, si siede, si dà schiaffoni sulle cosce, nel secondo, cerca tutta l’adrenalina e la concentrazione possibile, ma è un “non salto.” Harrison sbaglia e Gimbo ha vinto, corre e bacia la moglie Chiara, abbraccia gli amici, li fa piangere e finalmente anche il suo nuovo tecnico l’ex azzurro di alto Giulio Ciotti si lasci andare a festeggiamenti dopo che aveva seguito tutta la gara impassibile. Poi gioca con il bimbetto di Mutaz Essa Barshim che considerava l’azzurro il grande favorito, “il Bolt dell’alto” lo aveva definito. Barshim è terzo. Il protocollo della prova salta completamente. Chiede anche 2,40. Non salta, inizia a correre sulla pista con la bandiera, Non sta più nella pelle. Compreso un tuffo nella buca delle siepi con Barshim ed El Bakkali.

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