Mihajlovic, Balotelli e il Milan
"Balotelli ha un problema di testa. Se gli chiedo di svolgere un determinato compito, lo fa una volta e poi le altre se lo dimentica. Non so se potrà fare un salto di qualità, dipende da lui: noi lo aiutiamo, ma Mario deve aiutarsi da solo". Era la stagione 2015-16, Mihajlovic aveva accettato il Milan sollevando non poche polemiche, in virtù dei suoi trascorsi all'Inter e di alcune dichiarazioni rilasciate non molto tempo prima ("Forse è sbagliato. Sarebbe difficile rifiutare di andare a allenare il Milan – non mi si presenterà mai questa possibilità – ma se succedesse non lo potrei mai fare, perché sono stato quattro anni nell'Inter e sono interista. Non lo potrei mai fare"): la convivenza sarà difficile e Supermario vivrà una delle annate più complicate della sua carriera, con un solo gol all'attivo in campionato, più due in Coppa Italia.
Mihajlovic, Mourinho, Mancini e l'Inter
"Da lui ho imparato il lavoro sul campo perché Mancio in questo è il migliore di tutti. All'Inter, da suo assistente, io curavo la fase difensiva, lui quella offensiva. Se sono diventato un allenatore, lo devo a Roberto e per questo lo ringrazio. Non dimentico mai ciò che ha fatto per me, anche quando giocavamo insieme. A volte abbiamo litigato perché se subivamo un gol, lui dava sempre la colpa a noi difensori e io mi arrabbiavo di brutto. Alla fine però eravamo e siamo come fratelli", disse Mihajlovic dell'attuale ct della Nazionale, in passato compagno di squadra alla Sampdoria prima e alla Lazio poi. Discorso diverso per Mourinho, che sostituì Mancini alla guida dei nerazzurri, con Sinisa che rassegnò le proprie dimissioni dal ruolo di allenatore in seconda: "Con Mourinho non posso parlare di calcio perché non ha mai giocato e non può capire. Io ho fatto tante cazzate, ho sempre pagato, non è giustificabile ma possono capire solo quelli che hanno fatto questo mestiere da giocatori e lui non l'ha fatto, ma non vedo quale sia la relazione tra quello che ha detto lui e le mie parole. Non mi permetterei mai di parlare male dell'Inter, solamente quando ho parlato dell'Inter e di Adriano non volevo mettere in polemica nessuno, volevo fare una critica ai giornalisti perché abbiamo avuto gli stessi problemi io e Mancini e a noi ci davano degli incapaci".