Fenerbahce, l'ira del presidente: "Vergogna, non c'è posto per noi in SuperLig"

Lo sfogo di Ali Koc, numero uno della formazione giallonera, ai canali ufficiali del club turco
Fenerbahce, l'ira del presidente: "Vergogna, non c'è posto per noi in SuperLig"

Il Fenerbahce minaccia di ritirarsi dal campionato dopo i fatti accaduti nel weekend. La formazione turca è stata aggredita dai tifosi del Trabzonspor al termine della gara vinta proprio dai gialloneri in trasferta. Mentre i giocatori stavano festeggiando al centro del campo è arrivata l'invasione dei tantissimi sostenitori di casa e si è dato vita a una corrida dove alcune calciatori si sono dovuti difendere con calci e pugni, prima di scappare verso gli spogliatoi. Una brutta pagina per il calcio in Turchia e il presidente del club, Ali Koc, ha voluto parlare in modo duro a distanza di pochi giorni dall'accaduto. 

Fenerbahce, le parole del presidente Ali Koc

Ali Koc, presidente del Fenerbahce, non ci ha certo girato attorno nel condannare i gesti e ha parlato duramente per far capire le sensazioni in casa del club giallonero. Il numero della società ha espresso anche la volontà di ritirarsi dalla SuperLig: "Quello che è successo è una vergogna per la Turchia, per il calcio e lo sport turco. Voglio dire questo, c’è chi ha lavorato duramente negli ultimi 13-14 anni per far sì che questi due club si colpissero, per portarli testa a testa, per seminare odio e violenza tra i due club. Come sapete, il 1995-1996 fu l’anno in cui il Trabzonspor sarebbe stato campione. La tensione in realtà è aumentata in quel momento quando il Fenerbahce ha battuto il Trabzonspor per 2-1. Forse questa organizzazione terroristica, che è la causa del 3 luglio e la causa di molti problemi, ha forse portato il livello di conflitto che vuole portare tra questi due club a un altro stadio a partire da ieri sera". Il numero uno giallonero ha poi parlato dell'Assemblea: "Mi sono appena dimesso dalla Fondazione Club Association e noi, come Fenerbahce, dobbiamo disegnare il nostro destino e il nostro futuro. Ecco perché abbiamo preso queste decisioni. Pertanto, ci incontreremo il 2 aprile per prendere la nostra decisione".



Da qui ecco la minaccia del presidente: "Quando è troppo è troppo, non accetteremo questo trattamento nel nostro Paese e ancora una volta gridiamo ciò che sta accadendo nel calcio turco, dalle scommesse alle partite truccate, dalla concorrenza sleale agli arbitraggi e non mi interessa se saremo retrocessi in una lega inferiore. Meglio morire una volta sola che morire tutti i giorni, ma dobbiamo salvare il nostro futuro e ora vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, ma una cosa voglio dirla. Non c’è posto per il Fenerbahce in SuperLig. Se questa decisione deve essere presa, dobbiamo prenderla prima del 3 aprile. Se prendiamo questa decisione, non me ne andrò. Come presidente di un club di una serie inferiore, riporterò il club in SuperLig". 

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