Calciomercato Juventus, Allegri: «Rugani rimane, non c'è dubbio»

L'allenatore bianconero dopo la vittora contro l'Hellas Verona: «Dobbiamo migliorare dal punto di vista tecnico e della velocità, ma è normale dopo 9 giorni di allenamenti intensi»
Juventus, quanti come Rugani: i 10 acquisti meno utilizzati

TORINO - «Oggi i ragazzi sono stati bravi a rientrare subito dentro al campionato: non è mai facile la prima partita dopo le feste. Non siamo stati molto brillanti, specialmente all’inizio, ma non abbiamo concesso praticamente niente al Verona. Dobbiamo migliorare dal punto di vista tecnico e della velocità, ma è normale dopo 9 giorni di allenamenti intensi». Lo ha detto l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, alla fine del match vinto contro l'Hellas Verona per 3-0 (LEGGI LA CRONACA DELLA PARTITA).

ZAZA - «Zaza? Sta facendo bene al primo anno in una grande squadra: ha una media gol importante, sta partendo più volte dalla panchina che dal campo, ma anche questo è importante. Abbiamo tre competizioni e tutti dobbiamo dare il meglio».

RUGANI OUT - «Come mai Caceres e non Rugani? Era una partita in cui era più utile e andava recuperato. Rugani ha la fiducia mia e della società: non c’è alcun dubbio che rimanga alla Juventus e da qui alla fine avrà occasione di giocare»

FOTO - JUVE, QUANTI COME RUGANI: I 10 ACQUISTI MENO UTILIZZATI

DISCORSO SCUDETTO - «Noi favoriti per lo scudetto? Siamo rientrati nel gruppo che lotta: vince chi sbaglia meno. Ci vuole grande forza mentale, dobbiamo raggiungere la maturità: oggi abbiamo vinto, ma tra poco c’è un’altra sfida importante, quindi bisogna subito trovare la concentrazione. È fondamentale per noi arrivare nelle ultime 6 giornate di campionato in un’ottima posizione, poi vedremo».

MORATA E DYBALA - «Morata? Non deve essere triste perché più si è tristi più le cose non vanno bene: durante le annate ci sono sempre alti e bassi, deve continuare a lavorare e giocare per la squadra come sta facendo. Rimpianti per non aver utilizzato tanto Dybala all’inizio? Se andate a vedere è quello che ha giocato di più: ci vuole equilibrio, a 21 anni è facile».

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