© www.imagephotoagency.itTORINO - Da Marko Pjaca entusiasta per il trasferimento alla Juventus su “pressione” di Mario Mandzukic a Mateo Kovacic (o Marcelo Brozovic) pronti a seguire lo stesso percorso, il passo può non essere così lungo. Con diciotto giorni ancora a disposizione, c’è tutto il tempo perché possa accadere ciò che ora sembrerebbe improbabile. E il fatto che di mezzo ci sia l’Inter non ostacola il delinearsi di un’idea, un progetto, un affare seppur in fase ancora embrionale. Perché il piano dei dirigenti bianconeri non è un mistero: detto che sarebbe cosa buona e giusta sfrondare la mediana, accostare un giocatore affermato e pronto per la Champions a un talento per sopperire alla partenza di Paul Pogba è prospettiva gradita. Così, a fari spenti, Beppe Marotta e Fabio Paratici affiancano agli obiettivi di lusso (come Blaise Matuidi in bilico al Paris Saint-German) gli esponenti di una scuola abituata a far la voce grossa nei più prestigiosi campionati europei. Che si tratti di tesserati nerazzurri o ex, la Juventus è alla finestra, pronta a intervenire.
SOLUZIONE - Così accade che il ds interista Piero Ausilio si sia confrontato nelle ultime ore con l’entourage di Brozovic, centrocampista classe ’92, blindato (si fa per dire...) da un accordo fino al 2019. Sbarcò a Milano nel gennaio 2015 dalla Dinamo Zagabria: prestito dun anno e mezzo con riscatto obbligatorio per 10 milioni, bonus compresi. E con un ingaggio inferiore ai due milioni. Come? Dinamo Zagabria? E’ la stessa squadra in cui fino a poche settimane fa militava Pjaca, pagato 23 milioni dal club campione d’Italia e del quale si dice un gran bene, in prospettiva. Il bianconero e il nerazzurro hanno condiviso un solo anno alla Dinamo, vincendo in coppia un campionato croato e una Coppa nazionale. Già, Pjaca che in sede di presentazione ha già simpaticamente lanciato la sfida al rivale: «Vorrei dargli un dispiacere». Magari lo ritroverà a Vinovo a stretto giro di posta, anche se le parti dovranno lavorare alacremente per far combaciare tutti i pezzi del puzzle. L’Inter valuta Brozovic tra i 25 e i 28 milioni, la Juventus risponde coltivando l’idea di un prestito con diritto di riscatto: una soluzione che, evidentemente, non soddisfa Ausilio. [...]
CONTRO L'ESPANYOL TORNA LA BBC IN DIFESA
SFIDA - Se Brozovic fu preso dall’Inter per fare da regista eclettico (almeno come idea di partenza), Kovacic è un altro tipo di giocatore. Due anni in meno del connazionale (è nato nel ’94, per altro a Linz in Austria), i nerazzurri lo ingaggiarono nel 2013, ancora dalla Dinamo Zagabria: 11 milioni più 4 di bonus, l’investimento. Solo che appena due anni dopo il Real Madrid si presentò con un bonifico da 35 milioni - premi compresi - e i progetti di crescita del ragazzino all’ombra della Madonnina svanirono. Trentaquattro presenze e un gol dopo, la seconda stagione di Kovacic nelle fila dei campioni d’Europa non è partita sotto buoni auspici: non risulta fra gli intoccabili di Zinedine Zidane, anche se nella recente sfida in Supercoppa contro il Siviglia ha giocato un tempo e mezzo da mezzala sinistra titolare nel 4-3-3. Mezzala sinistra, lì dove la Juventus ha perso Pogba e battaglia per cercare 1/2 sostituti dotati di forza d’urto e tecnica eccelsa. Kovacic, nel primo caso, avrebbe potuto imparare molto nei due anni e mezzo trascorsi all’Inter, tuttavia Mancini ama schierarlo un po’ dovunque con esiti rivedibili. [...]