© EPATORINO - Il fatto che pure in Argentina si stiano convincendo del corteggiamento juventino nei confronti di Ezequiel Garay non equivale a una fumata bianca in arrivo. Però a dieci giorni dal gong del mercato cresce la sensazione che Beppe Marotta e Fabio Paratici faranno di tutto per completare la batteria di difensori. Sempre che non prenda improvvisamente quota l’idea secondo cui sia meglio restare così (ma non sembra questo il caso): quattro centrali per il cuore della retroguardia, a parte i cambiamenti in vista per un restyling delle fasce. Garay, intanto, ha giocato titolare venerdì sera nel Valencia che ha battuto il Las Palmas, ma il suo futuro resta in bilico. E la Juve non aspetta altro per entrare in scena: visto che il club campione d’Italia non vuole attendere gli ultimi giorni per provare a ingaggiare ciò che serve, quelle che verranno saranno ore caldissime.
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In settimana gli agenti di Stefan de Vrij incontreranno la Lazio in vista di un potenziale rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno 2018. Se il centrale apporrà la firma, sarà su un accordo senza clausola rescissoria o con clausola non così alta come vorrebbero i biancocelesti, evidentemente in modo da garantirsi una via d’uscita non complicata nei prossimi anni. Ad ogni modo la Juve, tramite emissari, si è informata più volte con l’entourage dell’olandese che, se non dovesse prolungare, sarebbe prenotato dai bianconeri. Altri nomi? Ieri Ramon Monchi, ds della Roma, ha escluso «categoricamente che Manolas sia in uscita». Kostas il greco, coetaneo di Van Dijk (26 anni), non è un nome nuovo nel mirino, ma il fatto che Roma e Juventus stabiliranno presto un contatto (tema portante: l’asse Cuadrado-Strootman) autorizza a pensare che non sia peregrino poter riparlare del difensore. Resta Jérome Boateng, classe ’88, legato al Bayern Monaco fino al 2021: ma il tedesco è molto caro, pur essendo frequenti i contatti tra i club.
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