© www.imagephotoagency.itTORINO - Delle due l’una: Buffon smette con il calcio (sì, ci può stare) oppure continua (e qui il partito di chi crede a una simile ipotesi s’ingrossa di ora in ora). Di sicuro il capitano della Juventus non resterebbe in Italia: c’è chi ipotizzava una chiusura di carriera al Genoa di cui è tifoso, oppure nella Parma che fu sua. Nulla del genere, anche perché Gigi non ha dimenticato le delusioni Champions e sarebbe disposto a riprovarci. «Forse sono un incosciente, ma il futuro non mi ha mai fatto paura. Io vivo per misurarmi anche in avventure più complicate e le nuove sfide mi hanno sempre stimolato. Valuterò gli stimoli e il mio stato di forma, sapendo che non voglio finire la carriera in un campionato di terza o quarta fascia. Io sono un animale da competizione e in quel contesto non mi sentirei a mio agio». Da escludere, insomma, una soluzione Boca Juniors e non già per una questione meramente logistica, così come un approdo negli States, in Cina o al Borussia Moenchengladbach di cui è simpatizzante. A Lisbona, sponda Sporting, hanno cullato il sogno di prendersi Gigi, ma pure questa opzione non sembra poter decollare nel giro di una settimana quando il portiere ufficializzerà il proprio destino. Nell’attesa il mercato è già impazzito attorno a un 40enne che non si sente arrivato. E anche se è dura controllare le pulsazioni del cuore (ieri a Cuneo il numero 1 juventino ha incontrato un gruppo di bambini che l’hanno fatto emozionare ancora), ci sono più prosaicamente delle offerte da valutare con attenzione. Una pista, molto concreta, porta a Parigi.