Stop Uefa, come cambia il calciomercato del Milan

In passato le limitazioni alla lista europea hanno portato all’esclusione dei giocatori più pagati
7° POSTO: Pepe Reina
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MEDIA PUNTI: 1.83 per gara© Ag. Aldo Liverani sas

TORINO - Il mercato del Milan ha subito inevitabilmente una brusca frenata e l'unica certezza, al momento, è rappresentata dall'arrivo a parametro zero di Reina e Strinic e dalla possibilità di provare a ingaggiare altri parametri zero, come Badelj della Fiorentina. Il club rossonero, infatti, in attesa del giudizio finale della Uefa rischia di vivere in un limbo. La decisione dell’Organo di Controllo Finanziario per Club Uefa (CFCB) potrebbe avere delle ripercussioni anche sulla campagna acquisti, sia che il Milan possa alla fine partecipare all’Europa League, sia che venga escluso. In questo secondo caso, ovviamente, le difficoltà sarebbero rappresentate dal convincere determinati giocatori a venire a Milano senza coppe e, contestualmente, potrebbe esserci il pericolo che alcuni elementi in rosa pensino a un addio. Da Suso (che ha finora dichiarato di voler restare, ma ha una clausola relativamente bassa da 38 milioni), a Bonaventura, passando per Romagnoli (non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza nel 2020) e Donnarumma (Raiola spingerà con ancora più forza per la cessione).

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VENTAGLIO DI IPOTESI Se il Milan fosse invece ammesso alle coppe, ovviamente dovrà sottostare a determinate sanzioni. Con il settlement agreement si potevano immaginare due tipi di penalità, ovvero una riduzione della lista (da 25 a 22-21 unità) e un saldo pari a zero fra acquisti e cessioni presenti nella suddetta lista, dunque per un giocatore preso per 30 milioni, ce ne doveva essere uno (o più) in uscita di egual valore. Adesso c’è da ritenere che le sanzioni della Uefa, in caso di ammissione all’Europa League, siano più dure. Da escludere il blocco totale del mercato, decisione che può essere presa dalla Fifa. Quella più pesante che potrebbe prendere il CFCB potrebbe essere il divieto di iscrizione di nuovi giocatori rispetto alla lista dell’Europa League ’17-18, una sanzione che costringerebbe il Milan a non fare cessioni importanti per non presentarsi con un organico fortemente indebolito. Ovviamente parliamo di competizioni Uefa, mentre in Serie A il Milan potrebbe schierare tutti i nuovi giocatori acquistati in estate. La sanzione più “leggera” potrebbe invece essere una riduzione della lista ancora più consistente (19-20 giocatori?), oltre al solito inserimento condizionato di nuovi giocatori. In questo caso, come detto, la certezza sarebbe rappresentata dai parametri zero, sempre che non ci sia un tetto agli ingaggi totali, legato in percentuale al fatturato.

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TORINO - Il mercato del Milan ha subito inevitabilmente una brusca frenata e l'unica certezza, al momento, è rappresentata dall'arrivo a parametro zero di Reina e Strinic e dalla possibilità di provare a ingaggiare altri parametri zero, come Badelj della Fiorentina. Il club rossonero, infatti, in attesa del giudizio finale della Uefa rischia di vivere in un limbo. La decisione dell’Organo di Controllo Finanziario per Club Uefa (CFCB) potrebbe avere delle ripercussioni anche sulla campagna acquisti, sia che il Milan possa alla fine partecipare all’Europa League, sia che venga escluso. In questo secondo caso, ovviamente, le difficoltà sarebbero rappresentate dal convincere determinati giocatori a venire a Milano senza coppe e, contestualmente, potrebbe esserci il pericolo che alcuni elementi in rosa pensino a un addio. Da Suso (che ha finora dichiarato di voler restare, ma ha una clausola relativamente bassa da 38 milioni), a Bonaventura, passando per Romagnoli (non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza nel 2020) e Donnarumma (Raiola spingerà con ancora più forza per la cessione).

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