DISSI DI NO AL RITORNO DI IBRA
Parlando invece di André Silva, secondo Mirabelli il portoghese "sarà tra le tre plusvalenze maggiori della storia del Milan. L'ho preso a 38 milioni ma sapevamo che era un assegno circolare. Il prestito al Siviglia con diritto già fissato? Non entro nel merito di operazioni che non ho fatto io, però noi abbiamo agito sapendo che il Milan andava ricostruito anche prendendosi alcuni rischi. Andava ringiovanito e alcuni giocatori - ha proseguito - non hanno ancora espresso tutto il loro valore, ci vuole tempo. Mi spiace per André Silva, avrà un futuro importante". L'ex ds ha poi speso belle parole per Rodriguez, "un giocatore che non ruba l'occhio ma è uno dei migliori per interpretazione del ruolo. Rido quando vedo che tanti gli danno 5 o 5,5 mentre per me sarebbe da 8. Non è bello da vedersi, però è essenziale. Calhanoglu? È un grandissimo talento che ha fatto vedere per il 40% il suo potenziale". Il Milan di oggi è accostato, per il prossimo mercato, a Ibrahimovic, Fabregas e Paquetà. "Se prenderei Zlatan oggi al Milan? No. Raiola l'aveva offerto anche a noi, ma scaldare il cuore dei tifosi perché lui è stato un grande campione non basta. Io dissi di no perché il Milan ha bisogno di inserire elementi per crescere e costruire un nuovo ciclo e non puoi farlo con Ibra che ha una certa età", ha chiarito. "Paquetà? Lo conoscevo anch'io, è un giocatore di buon talento ma non ci avrei fatto un grande investimento. Fabregas? L'abbiamo trattato anche noi, sicuramente è un grande giocatore", ha concluso Mirabelli.