© AFPSTORINO - Grande è la confusione sotto il cielo madrileno, dopo la disfatta in Champions League. Più in basso, a livello terra terra, sono invece molte le certezze. A cominciare da una rivoluzione che andrà a travolgere il gruppo storico merengue, terremotato la scorsa estate dall’addio di Cristiano Ronaldo e destinato tra pochi mesi a cambiare tantissimi interpreti, a partire da chi sarà il gestore della panchina. Saluteranno senatori dello spogliatoio, entrati nel mirino della critica e mobbizzati da Santiago Solari, le cui decisioni hanno avuto l’unico effetto di far fallire il Real Madrid su tutti i fronti ancora aperti al suo arrivo (salvo il Mondiale per club, vinto contro i volenterosi emiratini dell’Al-Ain): Liga, Copa del Rey e, più dolorosa di tutti, quella Champions League che era stato l’orticello di casa nelle ultime tre edizioni.
E la Juventus, anche lei indipendentemente da chi sarà l’allenatore nella prossima stagione, rimane vigila. Su tre fronti almeno. Il primo è quello che conduce a Marcelo, grande amico di Ronaldo. Il brasiliano, con Solari, ha giocato. Non tantissimo, ma ha giocato. Fino all’ultima sanguinosa tripletta incassata al Bernabeu nel giro di tre settimane: la doppia sconfitta con il Barcellona (coppa e campionato) e quella con l’Ajax. Titolare Sergio Reguilon, mentre Marcelo non si è mai alzato dalla panchina, finendo per essere il bersaglio preferito di telecamere e fotografi, pronti a inquadrare il suo sguardo smarrito man mano che aumentava la gravità dei passi falsi. In Spagna dicono e scrivono che Florentino Perez, presidentissimo Real, non veda l’ora di congedarsi da Marcelo, Un desiderio di separazione condiviso dal giocatore e, in maniera più aperta, dalla moglie. E la signora Clarice Alves, come capita spesso a compagne di giocatori, si esprime in maniera pesante attraverso i social, come ha fatto su Instagram una volta evidenti la disfatta del Madrid e l’accantonamento del marito. Lo ha fato citando i pensieri del mental coach Marc Chernoff: «Quando qualcuno ti considera solo una di molte opzioni, aiutalo a limitare la sua scelta togliendoti dall’equazione. Non aspettarti cambiamenti positivi nella tua vita se ti circondi di gente negativa. Non deciderti mai per qualcosa di meno di quanto tu meriti». Un addio che potrebbe essere inserito in una trattativa per portare in Spagna Alex Sandro, giocatore che piace al Real.Tra i primi a essere messi in un angolo dall’ineffabile Solari c’è poi Isco, considerato uno tra gli spagnoli più talentuosi. Da tantissimi ma, evidentemente, non dal tecnico argentino che non l’ha mai scelto titolare in campionato dal giorno del suo arrivo (il 29 ottobre) e che in Champions e in Copa del Rey l’ha schierato dall’inizio solo per partite decorative.