MILANO - Tutto congelato fino a nuovo ordine. L’impasse societaria e il sempre più probabile passaggio del controllo dell’Inter a Oaktree ha cristallizzato le scelte fatte da Beppe Marotta in tema di rinnovi. In ballo ci sono in primis quelli di Lautaro Martinez e Nicolò Barella: per uno strano scherzo del destino, l’ultimo rettilineo è stato imboccato con entrambi proprio a Madrid quando, il giorno della partita con l’Atletico, Piero Ausilio ha incontrato sia Alejandro Camaño, procuratore dell’argentino, sia Alessandro Beltrami, manager del centrocampista.
Essendo tra i giocatori più rappresentativi in rosa, le cifre sono molto importanti: per Lautaro la parte fissa arriverà a 9 milioni mentre è ancora oggetto di trattativa quella legata ai bonus (dopo il derby ci sarà un nuovo incontro tra le parti); per Barella tutto è stato apparecchiato, con il pilastro della Nazionale di Spalletti che andrà a prendere 7 milioni di euro netti tra base fissa e bonus fino al 2029 (stessa scadenza che dovrebbe avere pure il contratto dell’argentino). Accordi che, quasi superfluo sottolinearlo, andranno a incidere in modo importante sul monte-ingaggi, il che comporta un’autorizzazione da parte della proprietà propedeutica alla firma.
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