Bonucci-Juve, il lungo addio tra carte bollate e continui rifiuti

Chiesto il reintegro con una pec, ma il club non torna indietro. La dirigenza gli aveva proposto la passerella “alla Chiellini”

Sale di livello la tensione tra Leonardo Bonucci e la Juventus che a inizio stagione gli ha comunicato di non ritenerlo più parte dei programmi tecnici. Anzi, a dire il vero glielo ha ribadito perché la prima comunicazione risaliva all’autunno scorso. Una comunicazione, come vedremo, a cui ne sono seguite altre che l’ex capitano bianconero ha ignorato con la speranza di ribaltare la situazione.

Ma ora, di fronte a una rigidità del club tale da apparire inscalfibile, ha deciso di provare a forzare la mano ricorrendo alle via legali: senza esito, perché il club ha risposto negativamente alla Pec con cui il suo legale ne ha chiesto il reintegro.

Bonucci-Juve, nessuna possibilità di ricomposizione

Nessuna possibilità di ricomposizione dunque. Il club gli aveva pre annunciato la scelta in modo tale che Bonucci avesse modo di guardarsi attorno per cercare una soluzione che evitasse, appunto, situazioni complicate e conflittuali. Leo, però, ha deciso di giocarsi ancora le proprie carte anche in considerazione delle voci di un possibile esonero di Massimiliano Allegri, voci che sono aumentate esponenzialmente dopo il cambio dirigenziale al vertice del club.

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Juve-Bonucci, la posizione di Allegri 

Una posizione, dal suo punto di vista, perfino comprensibile poiché riteneva che fosse soprattutto il rapporto con il tecnico ostativo alla sua permanenza in bianconero. E, di conseguenza, con l’arrivo di un altro tecnico avrebbe potuto far valere il proprio peso specifico e curriculum da veterano. Già in aprile, però, quando era chiaro come si fossero ristabilite le gerarchie con Allegri sempre saldo, i nuovi dirigenti hanno ribadito a Bonucci la necessità di separare le proprie strade. Anzi, gli è stata perfino prospettata l’ipotesi di organizzare una passerella di addio, come accadde per Chiellini, nell’ultima gara in casa, ma di nuovo Leo ha deciso di voler onorare il rinnovo di contratto (da 6 milioni netti a stagione) e di giocarsi le proprie carte. Così come ha sempre inteso fare in Nazionale dove la sua convocazione per la fase finale della Nations League, a giugno in Olanda, ha innescato qualche tensione tra il ct Mancini e il suo vice di allora, Evani, che non era d’accordo con la chiamata dal bianconero. E non sono pochi coloro che sostengono come questa divergenza sia stato uno dei motivi che hanno determinato l’addio dello stesso Evani dallo staff e dall’ambiente azzurro.

Futuro Bonucci, cosa farà?

Giovanni Manna e Cristiano Giuntoli, dopo il suo sbarco da Napoli, hanno ufficializzato a Bonucci la decisione del “fuori rosa” prima che iniziasse la preparazione alla Continassa e in queste settimane hanno cercato soluzioni (prima fra tutte il Fenerbahce, ma anche qualche sondaggio nella MLS Usa) che Leo ha però sempre sinora rifiutato. Fino alla mossa dei giorni scorsi che ha spostato la questione sul piano legale: ora Bonucci può rivolgersi al Collegio arbitrale per chiedere un indennizzo, circa 2 milioni di euro o la risoluzione del contratto. Intanto ha rimosso ogni riferimento alla Juventus nella biografia dei suoi profili social: il divorzio è già nelle cose.

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Sale di livello la tensione tra Leonardo Bonucci e la Juventus che a inizio stagione gli ha comunicato di non ritenerlo più parte dei programmi tecnici. Anzi, a dire il vero glielo ha ribadito perché la prima comunicazione risaliva all’autunno scorso. Una comunicazione, come vedremo, a cui ne sono seguite altre che l’ex capitano bianconero ha ignorato con la speranza di ribaltare la situazione.

Ma ora, di fronte a una rigidità del club tale da apparire inscalfibile, ha deciso di provare a forzare la mano ricorrendo alle via legali: senza esito, perché il club ha risposto negativamente alla Pec con cui il suo legale ne ha chiesto il reintegro.

Bonucci-Juve, nessuna possibilità di ricomposizione

Nessuna possibilità di ricomposizione dunque. Il club gli aveva pre annunciato la scelta in modo tale che Bonucci avesse modo di guardarsi attorno per cercare una soluzione che evitasse, appunto, situazioni complicate e conflittuali. Leo, però, ha deciso di giocarsi ancora le proprie carte anche in considerazione delle voci di un possibile esonero di Massimiliano Allegri, voci che sono aumentate esponenzialmente dopo il cambio dirigenziale al vertice del club.

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