RITORNO AL FUTURO - Come ritrovare la versione migliore dell’uomo dei record di Champions? Semplice, almeno a dirsi: ritrovando la migliore Juventus, che è una necessità a prescindere da Ronaldo. Contro la squadra di Simeone, infatti, i bianconeri dovranno non solo segnare almeno due gol, ma anche non prenderne e per compiere la seconda parte della missione neppure un Cristiano al top basterebbe, da solo.
Allegri deve ritrovare la Juventus che dominava Valencia e Manchester United in autunno, per giocare ancora in Champions a primavera. A prescindere da modulo e interpreti. Al Mestalla i bianconeri avevano dato una dimostrazione di forza con un 4-3-3 con Bernardeschi e Mandzukic in attacco con CR7, poi diventato 4-4-1 dopo l’espulsione proprio del portoghese. Nelle due sfide con i Red Devils lo show (forse addirittura superiore nel la partita incredibilmente persa in casa che in quella vinta a Old Trafford) era arrivato con un 4-4-2 in cui Cuadrado saliva ad aiutare la coppia Ronaldo-Dybala.
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La squadra bianconera sa lasciare l’iniziativa agli avversari come mezzo per colpirli, ma quella di Napoli non era strategia: riconquistata palla, una Juventus rattrappita sbagliava appoggi e controlli e spesso neppure li tentava, senza che nessuno osasse staccarsi dalle due linee schierate davanti a Szczesny per dettare il passaggio. Poco conterà il modulo, se nella settimana che manca alla sfida con l’Atletico i bianconeri non ritroveranno il coraggio per giocare con precisione e rapidità: fatto quel passo, ritrovare il miglior Ronaldo sarà una naturale conseguenza.
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