Juve, ad Allegri rimane la disperata ricerca di un altro “Fiuuu”

Nel 2015 dopo 3 punti nelle prime 3 gare, come ora, la rimonta e la finale: "Basta errori: ad Haifa voglio compattezza. E mai uscire dalla partita!"

TORINO - La storia dice che si può fare. Arrivare con tre punti dopo tre partite di Champions League e poi accedere comunque agli ottavi di finale. La memoria juventina riporta al 2015, quando vinse in rimonta, in casa, con l’Olympiacos (per il famoso tweet #fiuuu), quindi a Malmoe per poi pareggiare con l’Atletico Madrid: secondo posto finale nel girone e via sino alla finale persa poi con il Barcellona. Ora serve vincere oggi ad Haifa, ripetersi il 25 ottobre a Lisbona con il Benfica e poi giocarsela al meglio il 2 novembre all’Allianz con un Psg che potrebbe essere già certo della qualificazione. Massimilano Allegri lo sa ma preferisce concentrarsi sul presente, anche perchè ogni situazione è figlia del contesto specifico. Allora c’era un gruppo collaudato con leader acclamati, ora invece il gruppo non può contare su certi pilastri caratteriali e l’autostima vale, rispetto ad allora, circa la metà. Come non bastasse la Juventus è reduce dalla batosta del Meazza con il Milan che ha avuto il potere di riposizionare verso il basso lo sguardo dei bianconeri dopo le due vittorie di fila con Bologna e Maccabi a Torino.

Maccabi-Juve, Allegri traccia la rotta

E così il livornese traccia una rotta chiara e semplice per raggiungere l’approdo desiderato ed evitare il naufragio in acque internazionali e conseguente rottura dello scafo sugli scogli della Champions: «Servirà attenzione dal primo all’ultimo minuto. Se penso che la squadra abbia la personalità per uscire da questo momento? Assolutamente sì ma occorre restare concentrari, non possiamo permetterci a un certo punto di uscire dalla partita come ci è successo ultimamente in quanto gli avversari ne approfittano e ci fanno male. Dobbiamo fare una gara di grande compattezza e ridurre al minimo gli errori. C’è la possibilità di giocare subito e quindi l’opportunità di rialzarsi in piedi. Le due vittorie ci avevano un po’ illuso tutti, è stato un errore e non bisogna illudersi, ma vivere di realtà. Sarà una partita molto complicata, perchè loro sono una squadra che a Torino ha fatto vedere ottime cose. Sono dei buoni tiratori, con noi hanno tirato molte volte. In casa hanno fatto una buona partita con il Psg. L’ambiente è molto caldo».

Maccabi-Juve, Allegri predica prudenza

Più in generale, a chi gli chiede come si spiega questo calo di risultati rispetto alle aspettative, Allegri risponde provando ad allargare il campo e quindi offrendo un’analisi in cui la prudenza spadroneggia: «Io credo ci sia un percorso di crescita. Ma questo non deve esser un alibi, noi dobbiamo andare in campo e fare il massimo rispetto a ciò che possiamo fare. Ci mettiamo amore e passione: poi è normale che l’esperienza si fa giocando e pagando con certi errori, ma questo fa parte di un percorso che la Juve ha iniziato dopo tanti anni di vittorie. Io capisco che dall’esterno sembri facile, si cambiano i giocatori, si apre un nuovo ciclo e si vince dopo tre mesi, ma non è così. Ci sono anche altre squadre, che sono cresciute e hanno aperto nuovi cicli. E si deve riacquisire un’autostima generale che aiuta a vincere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...