Guardiola, stoccata prima di Real Madrid-City: "Quando perdono devono dire..."

Le parole dell'allenatore spagnolo alla vigilia del big match di Champions League al Bernabeu

Dopo Carlo Ancelotti, anche Pep Guardiola ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Real Madrid-Manchester City. Le due squadre, grandi favorite per la vittoria finale della competizione, si affronteranno per la terza stagione consecutiva. Nel primo confronto sono stati i blancos ad avere la meglio con l'incredibile rimonta firmata Rodrygo-Benzema, mentre lo scorso anno gli inglesi si sono vendicati con un incredibile 4-0 nella gara di ritorno.

Manchester City, Guardiola: "L'anno scorso siamo stati migliori"

Guardiola si è espresso così sull'ennesima sfida al Real Madrid: "Non è più la prima volta, conosciamo i loro punti di forza. La scorsa stagione abbiamo vinto, la precedente abbiamo perso. Quest'anno giocheremo il ritorno in casa dove ci sentiamo molto forti. Al Bernabeu le partite sono molto lunghe, per motivi diversi. Controllano molti aspetti del gioco. Quando il Real Madrid perde dicono sempre che hanno giocato male, ma non è così. Bisognerebbe dire che gli avversari sono stati migliori. Vincere contro di loro due volte di fila è quasi impossibile, ma per noi conquistare la Champions è stato come un sollievo. Adesso vogliamo farlo di nuovo".

Guardiola: "Ancelotti non è solo un gestore"

Lo spagnolo ha quindi dato la sua opinione sul lavoro di Ancelotti: "Non lo considero un cattivo allenatore tatticamente. Guardate dove ha messo Pirlo o la posizione di Kroos e Bellingham... A Manchester lo consideriamo tutti un grandissimo allenatore sotto tutti gli aspetti".

Guardiola: "La differenza di Bellingham è nella testa"

Quindi un commento sulla fantastica stagione dell'inglese: "Quando l'ho visto per la prima volta aveva solo 17 anni. La differenza rispetto agli altri non era solo la sua abilità, ma la sua testa. Al Real Ancelotti gli ha trovato subito la sua posizione ideale. Riesce ad essere sempre brillante e ha solo 20 anni, immaginate cosa potrà fare in futuro". Infine un commento sul suo futuro: "Allenare mi piace e mi pagano bene. Quando sentirò che sarà arrivato il momento di lasciare lo farò".

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