Ancelotti nervoso, Rudiger gli ricorda il precedente: “Non mi hai chiesto scusa”

La conferenza Real alla vigilia dell’andata dei quarti di Champions contro il Manchester City. Il tecnico: “Confronto con Pep? Non mi dà noia”
Ancelotti nervoso, Rudiger gli ricorda il precedente: “Non mi hai chiesto scusa”© EPA

Il mondo del calcio si ferma: domani sera tutti gli occhi saranno puntati sul Santiago Bernabeu, dove Real Madrid e Manchester City si sfideranno per la gara di andata dei quarti di finale di Champions League. I blancos sono primi in Liga con 8 punti di vantaggio sul Barcellona secondo e con la testa totalmente all'Europa. Dal canto loro, i citizens sono in piena bagarre per vincere la Premier League: a contendergliela Liverpool e Arsenal. Sarà un match attrattivo per tutto il mondo del calcio, come ammesso dal tecnico delle merengues Carlo Ancelotti in conferenza. Al suo fianco, a presentare la sfida, Antonio Rudiger.

Real contro City: parla Ancelotti

Quella contro il City in programma domani, sarà la 200ª partita di Champions League per Ancelotti, che resta però sul pezzo come affermato in sala stampa: "L'importante è ottenere il miglior risultato possibile. Abbiamo avuto tempo per preparare la partita e sono fiducioso che domani daremo il massimo per competere. Sarà una gara molto attraente per il mondo del calcio. Questa qualità renderà la partita molto bella a livello tecnico. Pensiamo di essere superiori in alcuni aspetti e loro in altri. Vedremo dopo 180 minuti. Il City ha subito delle perdite in difesa, ma credo che le abbiano gestite molto bene. Guardiola ha dei centrali che giocano come terzini e che fanno bene. Il fatto di avere dei giocatori in meno non li condiziona". 

Il 'nervosismo' di Re Carlo e il paragone con Pep

Ancelotti sa che per il Real sarà importante tenere a mente quanto successo nelle gare dell'anno scorso: "Abbiamo giocato senza coraggio e senza personalità. Sono due aspetti molto importanti... e nella seconda gara ci sono mancati. Ovviamente c'è stata anche una 'mancanza' di calcio. Non l'abbiamo gestita nel modo migliore, è stata una questione mentale e tecnica. Loro ci hanno pressato alto e noi non abbiamo saputo proporre altro". Il Madrid di quest'anno è comunque diverso rispetto a quello dell'anno scorso: "Abbiamo caratteristiche diverse sulla palla... perché l'anno scorso avevamo Karim come riferimento. Quest'anno non lo abbiamo e abbiamo alternato con più mobilità davanti. È importante non fissare le posizioni, questo può essere un tassello fondamentale per domani".

Nonostante si tratti della gara numero 200, Ancelotti si dice "molto nervoso a livello personale nelle ore prima della partita. Se la sconfitta è sofferenza e la vittoria è felicità? No, la vittoria è davvero un sollievo, perché i giorni dopo sono più tranquilli. La sofferenza fa parte del lavoro, ti tiene in vita, è un carburante per me". I blancos hanno avuto nove giorni per preparare la partita: "Non credo che ci sarà nulla di strano nella partita. Non vi dirò nulla (ride, ndr), ma la formazione non vi mancherà. Potrebbe esserci un cambiamento, ma l'undici è abbastanza chiaro". Sarà un altro capitolo dell'eterno confronto tra lui e Guardiola: "Non mi dà noia, lui è un grande allenatore e non mi infastidisce quello che pensano di me. Mi interessa quello che pensa il mio club".

Rudiger e la 'stoccata' ad Ancelotti

"Stiamo facendo una stagione molto buona, la Champions è una competizione molto importante per me e sappiamo il valore che ha per il club, ripeto stiamo facendo bene ma conterà poco se non andiamo avanti". Rudiger sarà protagonista di un bel duello con Erling Haaland, quello che saltò nella sfida di ritorno dell'anno scorso, poiché Ancelotti lo escluse dalla formazione titolare. "Il mister non mi ha chiesto scusa e non c'era motivo, la sua scelta non mi è piaciuta, ma va rispettata. All'andata andò bene, gli arrivarono pochi palloni e la strategia deve essere anche domani quella di controllare i giocatori più pericolosi del City".

La gara è difficile, ma Rudiger sottolinea: "Siamo ottimisti, dobbiamo esserlo pur sapendo che sarà complicato, ma abbiamo fiducia in noi stessi e la squadra sta bene. Dobbiamo interpretare bene la partita, curando entrambe le fasi, ci sarà da attaccare e difendere bene". Sono tanti gli attaccanti di spessore affrontati da Rudiger in carriera, uno era proprio del City: "Haaland è uno dei più forti, ma ricordo anche il Kun Aguero: gli attaccanti vivono anche delle giocate dei compagni, penso a De Bruyne, bisogna fermare lui per rendere le cose più semplici". Di top player ne ha diversi anche il Madrid, su tutti Bellingham: "Mi ha sorpreso, mamma mia che personalità che ha! È  un grande giocatore e quando parla hai la sensazone di avere a che fare con uno di grande esperienza, invece ha appena 20 anni. È un leader, un calciatore già maturo e un gran professionista".

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