C’era una volta il grande Ajax che eliminava la Juve in Champions

Annata di figuracce pazzesche: il Psv capolista è distante addirittura 33 punti

C ’era un volta un club dove tutto funzionava. Dove nonostante si fosse consapevoli dei propri limiti, l’unico vero limite era il cielo. Perché quando si scommette, senza se e senza ma, sul bel calcio e il tuo core business è quello di avere il miglior settore giovanile del vecchio continente per raccoglierne poi i frutti, può sempre accadere che gli astri si allineino in maniera tale da eliminare con relativa semplicità il Real Madrid agli ottavi e la Juventus ai quarti di finale di Champions League prima di perdere all’ultimo sospiro - e soltanto perché nonostante il risultato favorevole stai continuando ad attaccare come un forsennato - la possibilità di disputare la finale della massima competizione continentale.

L'annus horribilis dell'Ajax

Tutto questo è successo appena cinque anni fa, nel 2019, quando i ragazzi terribili di Erik ten Hag riuscirono a far tremare il palazzo. Eppure, guardando oggi verso la Johan Cruijff Arena sembra essere passata un’eternità. Il 6-0 rimediato domenica scorsa, al De Kuip nel De Klassieker contro il Feyenoord è solo l’ultimo, disastroso episodio dell’annus horribilis dei Lancieri che, a giugno, concluderanno la peggiore stagione della propria storia, l’unica in cui hanno occupato l’ultima posizione della classifica dell’Eredivisie.

Dietro all’attuale sesto posto in classifica si nascondono, infatti, tutta una serie di spropositi sportivi ed extra sportivi, cominciati nel febbraio del 2022 quando l’allora direttore sportivo del club, Marc Overmars, decise di rovinare quanto di buono aveva fatto sino a quel momento inviando un’immagine delle sue parti intime a una dipendente del club.

Van der Vaart: "L'Ajax è una squadra di m...a"

Da allora, sono caduti due direttori generali, altrettanti ds e ben quattro allenatori (e, per dirla tutta, dopo la sconfitta di Rotterdam, anche il futuro di John Van’t Schip è tutt’altro che chiaro), senza contare i 222 milioni investiti nei 23 ingaggi decisi dal Big Data. E già, perché quando non ci si è fidati più dell’intelligenza naturale si è fatto ricorso a quella artificiale che, però, ha dimostrato di non poter risolvere i danni creati dall’uomo.

"L’Ajax è una squadra di m...a con dei giocatori di m...a", disse, pochi mesi fa, una vecchia gloria del club di Amsterdam, l’ex Golden Boy, Van der Vaart. A 5 turni dalla fine dell’Eredivisie il Psv capolista è lontano 33 punti e la qualificazione alla Champions impossibile. E anche l’Europa League smetterà presto di essere un’ipotesi, obbligando i Lancieri ai playoff con vista Conference. Probabilmente, però, sarebbe meglio fallire anche quest’obiettivo in maniera tale che il reset possa essere totale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...