Burgos, la frase shock su Yamal costa cara: la decisione di Movistar

Il provvedimento dell'emittente televisiva contro l'ex assistente di Simeone per la frase rivolta al talento del Barcellona

Arrivano aggiornamenti sul caso scoppiato subito dopo il match tra Psg e Barcellona, terminato 2-3. Nel pre partita Mono Burgos, ex vice di Diego Simeone all'Atletico Madrid, aveva commentato a Movistar Plus+ le qualità tecniche di Lamine Yamal durante il suo riscaldamento, lasciandosi andare però ad una frase razzista sullo stereotipo dei ragazzi di colore che fanno i venditori ambulanti: "Attenti… il calcio è come la vita. Se non fa bene rischia di ritrovarsi al semaforo". Delle parole che gli sono costate care, vista la decisione dell'emittente di licenziarlo ufficialmente.

Caso Burgos, le scuse non bastano: licenziato da Movistar

Movistar Plus+, emittente telvisiva con cui Mono Burgos aveva iniziato a collaborare dopo il suo addio all'Atletico Madrid, ha fin da subito preso le distanze dalla frase dell'ex portiere, scusandosi con Lamine Yamal e con chiunque si fosse sentito offeso. Adesso è però arrivato anche il licenziamento ufficiale: "In conformità con il codice di condotta interno di Movistar Plus+, che prevede una politica di tolleranza zero per qualsiasi comportamento discriminatorio, la piattaforma ha preso provvedimenti dopo l'episodio vissuto ieri sera, dove uno dei suoi collaboratori si è espresso con commenti inadeguati sul giocatore Lamine Yamal. Movistar Plus+ e Germán 'El Mono' Burgos smetteranno immediatamente di collaborare ai programmi della piattaforma".

Le scuse di Burgos a Yamal

Dopo il caso scoppiato, con la scelta di Psg e Barcellona di non presentarsi ai microfoni di Movistar Plus+ nel post partita, Burgos aveva provato a scusarsi con Lamine Yamal dicendo di essere stato frainteso: "Se qualcuno si è sentito offeso mi dispiace e mi scuso pubblicamente. Ci tengo a dire, però, che non c'era alcuna intenzione da parte mia voler ferire qualcuno. Anzi, avrei voluto io stesso avere le qualità tecniche di Yamal. Ripeto, non volevo offendere nessuno. Sono stato troppo leggere nell'esprimermi, di questi tempi bisogna fare molta attenzione per non essere fraintesi. Mi scuso ancora".

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