Nel pre partita di Psg-Barcellona hanno fatto molto rumore le parole dette da Mono Burgos, ex vice di Simeone all'Atletico Madrid, a Movistar Plus. Il tecnico, ora opinionista, al commento della giornalista sulle qualità di Lamine Yamal ha aggiunto una frase fuori luogo: "Attenti… il calcio è come la vita. Se non fa bene rischia di ritrovarsi al semaforo". Un commento offensivo e razzista sullo stereotipo dei ragazzi africani come venditori ambulanti. Parole che hanno offeso tanti e anche la reazione delle squadre non si è fatta attendere.
Burgos, frase razzista su Yamal
Sì, perché Psg e Barcellona (nella gara terminata poi 3 a 2 per gli spagnoli) all'unisono hanno deciso di non presentarsi ai microfoni di Movistar Plus dopo aver sentito l'offesa di Burgos. Dunque nessun tesserato prima e dopo la gara è andato a parlare con la Tv. Da qui poi sono arrivate anche le scuse dell'allenatore che ha fatto marcia indietro sulla frase pronunciata durante il riscaldamento delle due squadre a inizio collegamento.
"Se qualcuno si è sentito offeso, mi dispiace e mi scuso pubblicamente. Ci tengo a dire, però, che non c'era alcuna intenzione da parte mia voler ferire qualcuno - ha voluto sottolineare Burgos -. Anzi, avrei voluto io stesso avere le qualità di Yamal. Ripeto, non volevo offendere nessuno. Sono stato troppo leggere nell'esprimermi, di questi tempi bisogna fare molta attenzione per non essere fraintesi. Mi scuso ancora".