Le qualificazioni storiche in Champions League e i grandi successi sportivo di solito vengono vissuti con gioia e serenità. Non sembra essere il caso del Girona, che dopo una stagione da record in Liga, ora deve fare i conti con qualche piccolo ostacolo per avere la certezza di giocare nella competizione Europea. Il problema? Il Manchester City e il possibile conflitto d'interesse con il City Group. La Uefa ha fatto chiarezza con una serie di punti da rispettare che si rifanno all'articolo 5 (Qui nel dettaglio).
Girona in Champions? Serve una mossa dal City Group
Il Girona, oltre che con il caso Dovbyk e le accuse dall'Ucraina, deve risolvere delle "questioni burocratiche" per non rischiare nulla in vista della prossima edizione della Champions League. Per non rischiare di scivolare in Europa League, il club spagnolo e il Manchester City devono mettersi in regola al fine di rispettare i regolamenti sulle multiproprietà per eliminare un potenziale conflitto di interessi. Quindi, stando alle norme UEFA e come riporta il Times, il City Group dovrà ridurre dal 47% a una cifra inferiore al 30% le quote societarie per partecipare alla competizione.
Il precedente tra Lipsia e Salisburgo
Non è stato il primo caso di due squadre con lo stesso proprietario. Un precedente? Quello di Lipsia e Salisburgo. Entrambe le società, una tedesca e l'altra austriaca, sono comandate dalla Red Bull. Ma come è stato possibile l'inserimento nella stessa competizione UEFA? Dopo una serie di controlli da parte dell'Organo Federale dell'UEFA si è stabilita la non violazione del articolo 5 del regolamento. Come hanno fatto? Hanno stravolto il Cda per non far coesistere più persone all'interno dei due club.