Girona-City, conflitto Champions? Cosa dice il regolamento e il caso Red Bull

Le due squadre hanno lo stesso proprietario e potrebbe approdare nella medesima competizione UEFA per club: l'articolo 5 parla chiaro, ma c'è un precedente
Girona-City, conflitto Champions? Cosa dice il regolamento e il caso Red Bull© Getty Images

Il Girona con la vittoria sul Cadice si è garantito un posto in una competizione UEFA per la prossima stagione. Da capire quale anche se, vedendo la classifica attuale, è altamente probabile possa essere la Champions League. La squadra allenata da Michel è terza in Liga e a più dieci dal quinto posto occupato dall'Athletic Bilbao. A sei giornate dalla fine del campionato, dunque, è ipotizzabile un piazzamento tra le prime quattro per la formazione della galassia del City Group ed è proprio qui che nascono i primi dubbi e domande. Il Girona può partecipare alla Champions assieme al Manchester City pur avendo lo stesso proprietario? La spiegazione arriva direttamente dall'UEFA.

Girona-Manchester City: regolamento Champions

Al di là del cambio format per la prossima stagione, è utile capire se i due club possano ritrovarsi nella stessa competizione UEFA. Con il City in lotta per la vittoria della Premier League e il Girona con ottime chance di approdare alla prossima Champions, ecco che viene lecito chiedersi come funzioni il regolamento in tal senso. E in questo ci viene in aiuto l'articolo 5. Per garantire l'integrità delle competizioni per club, l'UEFA applica i seguenti criteri:

1) Nessun club che partecipa a una competizione UEFA per club può, direttamente o indirettamente:

  • detenere o negoziare titoli o azioni di qualsiasi altro club partecipante a un competizioni per club;
  • essere membro di qualsiasi altro club che partecipi a una competizione UEFA per club
  • essere coinvolto, a qualsiasi titolo, nella gestione, nell'amministrazione e/o nella prestazioni di qualsiasi altro club partecipante a una competizione UEFA per club; o
  • avere qualsiasi potere nella gestione, nell'amministrazione e/o nell'esecuzione sportiva di qualsiasi altro club che partecipi a una competizione UEFA per club.

2) Nessuno può essere simultaneamente coinvolto, direttamente o indirettamente, a qualsiasi titolo nella gestione, nell'amministrazione e/o nelle prestazioni sportive di più di un club che partecipa a una competizione UEFA per club.

3) Nessuna persona fisica o giuridica può avere il controllo o l'influenza su più di un club partecipare a una competizione UEFA per club, essendo definito tale controllo o influenza in tale contesto come:

  • detenere la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti;
  • aventi il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri dell'organo di amministrazione, l'organo di gestione o di vigilanza del club;
  • essere azionista e controllare da solo la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti del club; o
  • essere in grado di esercitare con qualsiasi mezzo un'influenza determinante nel processo decisionale il club.

Ma nel caso due o più club non soddisfino tali criteri? Soltanto uno può essere ammesso alla competizione...

Girona-City e i criteri d'ammissione

Qualora l'UEFA respingesse l'iscrizione simultanea di due o più club aventi lo stesso proprietario come in questo caso Girona e Manchester City, seppur con percentuali diverse e rispettivamente del 47% e 100%, soltanto uno da regolamento può essere ammesso alla competizione UEFA per club. Ma quale? Ecco il comma 2 dell'articolo 5: 

1) il club che si qualifica per merito sportivo per la più prestigiosa competizione UEFA per club (ovvero, in ordine decrescente: UEFA Champions League, UEFA Europa League o UEFA Europa Lega Conferenze);

2) il club che si è classificato più in alto nel campionato nazionale dando accesso al competizione UEFA per club;

3) il club la cui associazione si è classificata al primo posto nella lista di accesso.

Ovviamente tale situazione vale solo per le squadre qualificate alla stessa competizione, altrimenti non sussiterebbe alcun tipo di problema nel far giocare, a due squadre con lo stesso proprietario, Champions e Conference o Europa League. 

Lipsia-Salisburgo: il precedente Red Bull

Non è stato il primo caso di due squadre con lo stesso proprietario, ma quello di Lipsia e Salisburgo è stato l'ultimo in ordine temporale. Entrambe le società, una tedesca e l'altra austriaca, sono comandate dalla Red Bull. Ma come è stato possibile l'inserimento nella stessa competizione UEFA? Dopo una serie di controlli da parte dell'Organo Federale dell'UEFA si è stabilita la non violazione del suddetto articolo 5 del regolamento. Una regola 'aggirata' in qualche modo dai due club perché di fatto hanno stravolto il Cda per non far coesistere più persone all'interno dei due club.

Nel Salisburgo, per esempio, sono state rimosse dal CdA alcune persone legate alla Red Bull, fatto dimettere il presidente dello stesso CdA, modificato l’accordo di sponsorizzazione tra il club e il gruppo austriaco, e conclusi i diversi prestiti di calciatori tra le due società. Oltre ad aver cambiato il proprio logo lasciando un solo toro rosso sullo stemma, contro i due dei tedeschi, e il suo nome è passato da R.B. Salisburgo a F.C. Salisburgo. In questo modo per la Camera Investigativa dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club l'azienda Red Bull è diventato lo sponsor principale e non più proprietario. 

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