Calciomercato Torino, il "sì" di Ljajic è in una clausola

Anche ieri una trattiva serrata per gli ultimi dettagli. Discussione a oltranza sulla cifra della "rescissoria"
Calciomercato Torino, il "sì" di Ljajic è in una clausola© www.imagephotoagency.it

TORINO - Il Torino ha lavorato per gran parte della giornata di ieri, sforando oltre la mezzanotte con ulteriori contatti, per cercare di chiudere una volta per tutte la telenovela riguardante il passaggio di Adem Ljajic dalla Roma in granata. In realtà la fotografia non è corretta perché il presidente Urbano Cairo e il direttore sportivo Gianluca Petrachi non hanno discusso e trattato con i corrispettivi dirigenti giallorossi bensì con coloro che assistono il giocatore serbo. Già, perché con la Roma non solo è tutto fatto, sette milioni per il cartellino dell’attaccante, ma c’è un doppio accordo che prevede anche il trasferimento dell’altra punta giallorossa, lo spagnolo Iago Falque, con la formula del prestito oneroso (poco più di un milione di euro) e diritto di riscatto a circa 5.5 milioni di euro il giugno prossimo.

Dunque il problema, va detto chiaramente, non è tanto il giocatore o la sua volontà, quanto i suoi agenti, e il plurale non è casuale visto che non ha un solo procuratore e a seconda di quella che sarà la destinazione finale non tutti potrebbero essere contenti alla stessa maniera. Ma questo, in realtà, è poco più di un dettaglio visto che il vero scoglio è un altro. E riguarda una novità assoluta rispetto a ciò che era trapelato sino a ieri.

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LJAJIC NON VA A PINZOLO

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