Euro 2016 Italia, Tavecchio: «Conte? Un condottiero. Spero che torni in futuro»

Il presidente federale il giorno dopo l'eliminazione degli azzurri: «Le fondamenta della casa ci sono: abbiamo un gruppo impossibile da disperdere»
Euro 2016 Italia, Tavecchio: «Conte? Un condottiero. Spero che torni in futuro»© LaPresse

MONTPELLIER - “E’ un giorno di mestizia e tristezza per le barbarie che hanno subito anche i nostri connazionali a Decca - spiega il presidente federale Tavecchio -. Un giorno che ci ha tolto il piacere di rilevare che comunque questa spedizione ci ha dato risultati eccellenti. Ringrazio il popolo italiano, tornato nelle strade con la maglia azzurra. Dobbiamo ricordare che eravamo partiti dalla giornata triste di Mangaratiba: avevamo constatato un disastro totale, addirittura l’assenza della federazione. C’era una Nazionale smarrita senza un centro di comando generale e senza un centro strategico. Mancava un rango riconosciuto all’Italia, che invece ci è concesso ora dalla stampa internazionale. Abbiamo avuto la fortuna di trovare un condottiero che con razionalità scientifica ha costruito una organizzazione di gioco nella quale la Germania faceva fatica ad entrare. Abbiamo visto che per un non nulla non abbiamo guadagnato l’incontro: questo la dice lunga su quale sarà la partenza. Ora è da queste cose che ripartiremo: l’autostrada è tracciata. Il presidente federale è una rotellina piccola di un carro: questa spedizione è stata molto particolare sotto l’aspetto dell’immagine, dei conti. Non abbiamo utilizzato fondi pubblici per sciocchezze. Ringrazio tutti coloro i quali in questi giorni sono stati con noi. Noi non siamo qui a salutare, non ci fermiamo: oggi non piangiamo. Da qui ripartiamo. Siamo diventati un prodotto che non si compra per poco, ma che costa”.

ITALIA, IL COMMOSSO SALUTO DI CONTE

DISTACCAMENTO - “A Conte non è stato impedito di lavorare da forze estranee enormi. E’ stato un condottiero, in un sistema di club dove, parliamoci molto chiaro, contano i compensi. Io feci uno sforzo immane per andare in competizione con le grandi potenze europee. Non ha avuto il supporto dei club? Beh, i piaceri si fanno con la voglia di farli, me se non hanno piacere… Terremo conto anche di questo distaccamento”.

PROSSIME ELEZIONI - “Ora la Nazionale avrà un suo staff fisso permanente, avremo un tecnico, tre assistenti. Come organizzazione non siamo secondi a nessuno. Sul carro dell’Italia, bandiera dimenticata, saliranno in tanti: diranno se siamo idonei o no; quando piove a Roma diranno che c’entra Tavecchio. Ma se posso dare un contribuìto, disinteressato e senza compensi, continuerò a darlo anche in futuro. La mia scelta fondamentale è stata quella di Conte. Non ci voleva tanta intelligenza per capire che Conte era il meglio, il problema era realizzare le forze economiche per arrivarci. Ora le fondamenta della casa ci sono: abbiamo un gruppo impossibile da disperdere, abbiamo un nuovo tecnico (Ventura) che è della stessa categoria di pensiero di Conte. Ciò che conta, sono i contenuti: i contenuti degli ultimi due anni, in 20 anni non sono mai stati portati a casa. Abbiamo un sistema controllato dalla testa ai piedi: la riforma dipende molto dai contributi che la Serie A vorrà dare, se non ci saranno ci sarà uno scioglimento dei fondi. Con pizza e fichi non si fanno i matrimoni”.

FOTO - GERMANIA-ITALIA, LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

INCONTRO - “Un incontro immediato per fissare la collaborazione tra Nazionale e club? Sta cambiando il sistema europa e mondiale, tutti i principi indicatori e tutte le norme dell’utilizzo delle Nazionali dovranno essere rivisitati. Ora l’Uefa è acefala: stiamo costruendo un sistema in cui l’Italia avrà più presenza in Uefa e non sarà più la sorella a parte. Ma finché i grandi investitori non capiscono che senza la tessera della Figc, il calcio non si gioca… Noi cercheremo di spiegarlo e non di imporlo”.

LA CONVIVENZA CON IL CT - “Io non ho da fare appunti a Conte: è una persona quasi mistica negli ultimi 2 giorni prima della partita, è inutile parlargli. Una persona che gira per i palazzi ed è impossibile capire cosa abbia in testa. Io non voglio cercare difetti a Conte, ciascuno di noi ha difetti da star lì due giorni ad elencarli: dico solo che parlano i fatti, e dunque mi auguro che Conte torni in Nazionale. Non è detto che non succeda presto”.

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