FIORENTINA
COSA VA - In primis Chiesa e Biraghi, possono portare ulteriore entusiasmo in attesa del primo impegno dopo la sosta, con il Cagliari al Franchi, finora fortino invalicabile: 4 successi in 4 gare, 13 reti segnate e appena una subita, miglior rendimento interno in A. Da segnalare un Veretout in crescendo dopo la lunga squalifica.
COSA NON VA - In trasferta il rendimento è da retrocessione: tre ko e un pari. In attacco la squadra fatica: l’ultimo gol di Simeone in campionato è datato 19 settembre. Ma è da Pjaca che la Fiorentina s’aspetta di più: l’acquisto estivo più importante è stato al di sotto delle attese. Idem Gerson fin qui troppo discontinuo. E il centrocampo ne ha sofferto.
CAGLIARI
COSA VA - La nuova impronta data alla squadra da Maran con Joao Pedro al fianco di Pavoletti ha offerto riscontri positivi nella gara in casa contro il Bologna. Ora è attesa la verifica a Firenze. Bene Castro, scopertosi trequartista mentre sta salendo esponenzialmente il rendimento del portiere Cragno. Ceppitelli è tornato disponibile.
COSA NON VA - Il duo Sau-Farias continua a essere un oggetto misterioso. I due attaccanti non si sbloccano. La difesa talvolta viene presa d’infilata e si trova impreparata nell’aiuto dell’uno contro uno. La corsia di sinistra è scoperta nonostante l’impegno di Padoin che deve sdoppiarsi alla sua non più verde età. A Cerri manca ancora il ritmo partita
UDINESE
COSA VA - L'Udinese ha trovato un gioco che diverte e questo probabilmente è merito del lavoro di Velazquez. Rispetto al passato ha maggiore velocità e movimento nelle azioni. Positivo il recupero di Scuffet tra i pali: il portiere era finito nel dimenticatoio. Bene anche la crescita esponenziale di De Paul e l'approccio alla Serie A di Ekong.
COSA NON VA - Da rivedere ancora alcuni black-out in fase difensiva che spesso portano a subire gol evitabili. Manca un po’ di esperienza ancora nell’Udinese del tecnico spagnolo. E mancano pure i gol degli attaccanti: soffre Lasagna da solo nel 4-1-4- 1, autore di una sola rete realizzata da subentrante. Fase realizzativa tutta da rivedere
NAPOLI
COSA VA - L’affiatamento e l’impianto tattico. Il Napoli oggi spaventa perché è diventato imprevedibile, sia nelle soluzioni offensive con Insigne inatteso cannibale dell’area di rigore, sia nelle coperture garantite da un 4-4-2 elastico e che dà alla difesa maggiore protezione, anche grazie ai ripiegamenti dei due esterni Callejon e Zielinski.
COSA NON VA - Il Napoli deve trovare maggior equilibrio in difesa. Frosinone, Chievo e Genoa sono le uniche 3 squadre che hanno subito meno reti degli azzurri. Dieci per la precisione, nel giro di 8 giornate, anche se 6 sono arrivati nelle prime 3 sfide di serie A, mentre gli altri 4 nelle successive 5, comprese le 3 subite dalla Juventus.
CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE >>>