Roma-Juventus, la Procura non sente i cori su Pessotto e Kostic

Multe al club giallorosso e a quello bianconero per lancio di oggetti, ma insulti e razzismo ignorati ancora una volta. Durante la sfida di domenica all’Olimpico erano stati uditi da molti

Alza la voce... Di solito cantano così le curve per irridersi vicendevolemente. La Procura della Federcalcio non lancia cori da Via Campania, ma nemmeno li sente molto bene. Per lo meno quelli dell’Olimpico, dove domenica sera, durante Roma-Juventus, si sono uditi abbastanza chiaramente insulti razzisti nei confronti del serbo Kostic (che si è beccato il solito becero coro riservato ai giocatori dell’Est) e vergognosi insulti ai danni di Gianluca Pessotto. Segnalati da molti media e, in teoria, annotati anche dagli ispettori federali, non hanno prodotto alun tipo di sanzione del giudice sportivo che ieri ha emesso il suo dispositivo. Ci sono due multe riferite a Roma-Juventus: una di diecimila euro, inflitta alla Juventus «per avere i suoi sostenitori, al 2’ del primo tempo, lanciato nel recinto di giuoco un petardo; per aver inoltre i suoi sostenitori, al termine della gara, lanciato nei settori ospitanti la tifoseria avversaria numerosi oggetti di varia natura». L’altra multa va alla Roma, è di ottomila euro, «per avere, i suoi sostenitori, al termine della gara, lanciato nei settori occuati dalla tifoseria avversaria, numerosi oggetti di varia natura». Nessuna menzione dei cori e del razzismo, di cui sono stati oggetto Kostic e Pessotto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I cori su Kostic e Pessotto

Eppure in tempo reale erano stati riportati da svariati media, alcuni dei quali indicano anche con grande precisone il minuto: «Al minuto 74’ di Roma-Juve, Kostic commette un fallo su Ibanez e, a palla ormai scaricata dal romanista, lo colpisce con il ginocchio davanti alla panchina giallorossa... ...l’arbitro Maresca ferma il gioco e ammonisce l’esterno serbo. Dalla Curva Sud parte lo spiacevole coro “Sei uno zingaro”. Lo stadio non s’accoda, dura una decina di secondi». Ma non abbastanza forte per finire nel dispositivo del giudice sportivo, esattamente com’era successo a Spezia, dove a Kostic era stato riservato lo stesso trattamento, ma alla fine era stato giudicato non come coro, ma come insulto di singoli tifosi (e quindi non punibile). Pessotto è stato, invece, oggetto dei cori all’inizio della gara.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Forse bisogna abbassare il livello di tolleranza nei confronti di episodi come quello di domenica sera all’Olimpico

È annosa la questione dei cori razzisti e di insulti sentiti o meno dagli ispettori della Procura e valutati più o meno gravi dal giudice sportivo, perché logicamente ogni situazione è relativa e gli ispettori non possono muoversi in uno stadio con un rilevatore di decibel per misurare l’udibilità dei cori o meno, quindi un minimo di disparità di giudizio è da mettere in conto nell’applicazione della regola che, giustamente, non può punire l’iniziativa di un singolo idiota o di un piccolo gruppo (per quella situazione ci sarebbe comunque sempre il daspo). Nello stesso tempo, però, se si vuole intraprendere una seria e coerente lotta al razzismo negli stadi e nei luoghi dello sport, forse bisogna abbassare il livello di tolleranza nei confronti di episodi come quello di domenica sera all’Olimpico, punendo duramente ogni forma, anche allo stato larvale, di razzismo per evitare che attecchisca meglio nel fertile terreno dell’impunità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alza la voce... Di solito cantano così le curve per irridersi vicendevolemente. La Procura della Federcalcio non lancia cori da Via Campania, ma nemmeno li sente molto bene. Per lo meno quelli dell’Olimpico, dove domenica sera, durante Roma-Juventus, si sono uditi abbastanza chiaramente insulti razzisti nei confronti del serbo Kostic (che si è beccato il solito becero coro riservato ai giocatori dell’Est) e vergognosi insulti ai danni di Gianluca Pessotto. Segnalati da molti media e, in teoria, annotati anche dagli ispettori federali, non hanno prodotto alun tipo di sanzione del giudice sportivo che ieri ha emesso il suo dispositivo. Ci sono due multe riferite a Roma-Juventus: una di diecimila euro, inflitta alla Juventus «per avere i suoi sostenitori, al 2’ del primo tempo, lanciato nel recinto di giuoco un petardo; per aver inoltre i suoi sostenitori, al termine della gara, lanciato nei settori ospitanti la tifoseria avversaria numerosi oggetti di varia natura». L’altra multa va alla Roma, è di ottomila euro, «per avere, i suoi sostenitori, al termine della gara, lanciato nei settori occuati dalla tifoseria avversaria, numerosi oggetti di varia natura». Nessuna menzione dei cori e del razzismo, di cui sono stati oggetto Kostic e Pessotto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...