Ranieri sulla Nazionale di Spalletti
"Spalletti ha ricreato l'ambiente giusto, la squadra sta giocando bene, come un unico uomo: sono tutti in movimento e disponibili a farsi vedere, attaccare e pressare. Stasera è una partita decisiva, ma io sono fiducioso". Il riferimento dell'allenatore dei sardi è all'ultimo match del girone di qualificazione a Euro 2024: a Leverkusen scendono in campo Ucraina e Italia per staccare il pass per gli europei. "Il fatto che giochino tanti stranieri giocoforza chiude le porte a giovani potenzialmente. Ci manca un po' l'attacco, ma credo che Scamacca, Raspadori e Immobile possano fare la loro parte. Vanno aiutati, ma mi sembra che siamo sulla strada buona".
Il sogno di fine carriera e le rivelazioni in Europa
Il tecnico ha poi ricordato l'esperienza sulla panchina della Grecia, "è stato un momento bello, perché volevo conoscere le difficoltà di allenare una Nazionale. Le ho conosciute tutte insieme: ho avuto la prima partita il sabato, la convocazione era il lunedì, il martedì mi sono arrivati 4-5 giocatori infortunati. La prima partita era a porte chiuse. Mi piacerebbe allenare una Nazionale, non è detta l'ultima parola. Non parlo della nostra Nazionale, ma mai dire mai, in futuro qualcosa potrebbe accadere", ha aggiunto.
Ranieri ha poi parlato della rivelazione Girona in Liga. "Somiglianze con il mio Leicester? Sono due fenomeni diversi perché il Girona fa parte della galassia del Manchester City, è una squadra programmata come il Palermo per salire in Serie A. Vediamo come finiranno, aspettiamo, stanno facendo ottime cose. Sarebbe bello che anche in Spagna ci fosse una squadra che possa rompere gli equilibri tra Real, Barcellona e Atletico". Anche Farioli in Francia con il Nizza "sta facendo un campionato eccellente, gli auguro ogni bene. Farioli è un ragazzo giovane, per alcuni anni è stato un secondo dei nostri allenatori, sta mettendo in pratica le sue convinzioni e conoscenze".