Di Francesco, l’allarme e la chiave alla Allegri: “Terzini? Ci metterò un…”

Le dichiarazioni dell'allenatore del Frosinone in vista del match di Serie A contro il Verona: le condizioni di Seck, un ricordo su Riva e il punto sugli infortunati

Il Frosinone sarà ospite del Verona per cercare di dare continuità alla vittoria contro il Cagliari. I gialloblù hanno ritrovato i tre punti dopo quattro sconfitte di fila in Serie A, mentre il Verona viene da una sconfitta di misura contro la Roma. Con i giallorossi la squadra di Baroni ha mostrato qualcosa di positivo e Di Francesco ha messo tutti sull'attenti. L'allenatore ne ha parlato in conferenza stampa.

Verona-Frosinone, la conferenza di Di Francesco

L'allenatore del Frosinone ha fatto chiarezza sulle condizioni di Seck, appena arrivato dal Torino: "Nn ho ancora deciso se farlo giocare dall'inizio o meno. E' pronto per scendere in campo ma non ho ancora scelto. Gli manca un po' il ritmo partita ma è integro". Sugli infortunati: "Abbiamo fuori Bonifazi, Lusuardi, Kalaj, Marchizza, Baez, Oyono e Lirola in difesa, mentre Monterisi si è allenato in gruppo speriamo di averlo. In dubbio Cuni e Ibrahimovic".  Di Francesco ha poi raccontato un aneddoto su Riva: "Ho avuto la fortuna di conoscerlo quando giocavo ed ero in nazionale. Quando ero a Cagliari e c'erano delle difficoltà mi chiamò e facemmo una chiacchierata costruttiva per venire a capo dei problemi. Una grande persona".

Sulle possibilità di vedere Brescianini terzino: "Qualcuno ci devo mettere lì soprattutto considerando quanti infortunati abbiamo in difesa. Zortea anche ha avuto un problemino e solo oggi è tornato in gruppo. Ho fatto un'altra settimana allenando i centrocampisti a fare i terzini. Ci giocherà lui o uno tra Gelli e Garritano". Infine un'analisi sugli avversari: "Loro con Djuric avevano caratteristiche diverse, hanno perso fisicità. Per me Henry è un ottimo attaccante, l'ho seguito quando era in Belgio. E' un calciatore più dinamico. Hanno tanti calciatori interessanti che si stanno mettendo in mostra. Hanno cambiato tanto ma riescono a mantenere sempre un'identità ben precisa".

 

 

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