Inter, i possibili sostituti di Inzaghi: sale Motta
Quasi superfluo sottolineare come per Steven Zhang - a un anno dalla scadenza del prestito con Oaktree - sarebbe impossibile pagare i 13 milioni di clausola col Brighton per De Zerbi (che, tra l’altro, sta benone in Premier) oppure garantire ad Antonio Conte un ingaggio e una campagna acquisti parametrati alla sua ambizione. Concause che fanno lievitare le quotazioni di Thiago Motta, allenatore seguito nelle ultime settimane da colui che governa l’area tecnica all’Inter, vale a dire Beppe Marotta, che è pure il primo a essere fortemente contrariato per quanto fatto da Inzaghi nella seconda parte di stagione specialmente in campionato (difficile fare appunti all’allenatore per quanto combinato nelle coppe...).
Thiago Motta e l'Inter
Motta - che già un’estate fa aveva sfiorato il Paris-Saint Germain, ha il fisico del predestinato, gioca un calcio moderno e - fatto per nulla secondario - conosce bene l’ambiente e le pressioni che comporta essere allenatore dell’Inter. Tra l’altro anche nel malaugurato caso di mancato approdo in Champions, sarebbe un profilo ideale per ricostruire con una squadra ringiovanita con giocatori dall’ingaggio sostenibile. Il tutto a meno che a Inzaghi non riesca il miracolo di chiudere alla grande: in quel caso, il suo destino in nerazzurro sarebbe nelle mani di Steven Zhang. E scenari che parrebbero ormai cristallizzati, potrebbero anche cambiare.