Assalto alla Juve. Alleanza tra Milan e Inter

Con Mihajlovic e Mancini i due club si uniscono per contrastare lo strapotere bianconero
Assalto alla Juve. Alleanza tra Milan e Inter© Bartoletti

Già sopportare quattro scudetti consecutivi non deve essere una pratica facile per chi, come il Milan e l’Inter, sono abituati a partecipare con discreta frequenza al banchetto tricolore. Ma ora che la Juventus non si è accontentata di dominare in Italia, ma ha lanciato l’assalto alla supremazia europea, andando a sfiorare la clamorosa vittoria in Champions League, l’allarme è definitivamente suonato. Il Milan ha subito rimarcato la differenza tra le cinque Champions dell’era Berlusconi e le cinque finali, con una sola vittoria, messe assieme dai bianconeri. L’Inter ha tremato non poco al pensiero che la Juventus conquistasse il Triplete, eguagliando i nerazzurri del 2010, e la vittoria del Barcellona a Berlino ha tirato un grosso sospiro di sollievo. Adesso, le due società di Milano sanno benissimo che la rivalità cittadina è poca cosa, rispetto al vero e unico obiettivo che ormai entrambe devono porsi: arrestare lo strapotere juventino.

I DUE TECNICI - L’amicizia tra i due tecnici può sicuramente essere un punto di partenza importante, sotto questo aspetto. Roberto Mancini e Sinisa Mihajlovic hanno cementato il loro rapporto prima giocando assieme nella Sampdoria e nella Lazio, poi come allenatore e giocatore della Lazio e dell’Inter, quindi ancora come allenatore e vice ancora dell’Inter. E se anche oggi sono seduti su due panchine rivali che più rivali quasi non si può, entrambi sanno bene che sarebbe assolutamente riduttivo puntare ad una banale, banalissima supremazia cittadina. Arrivando da una clamorosa esclusione dall’Europa per entrambe le squadre, non sarà ovviamente facile scalare così in fretta tante posizioni e puntare al primato. Però le ambizioni delle rinnovate società non possono non essere ai massimi livelli: quindi il Milan targato Mr. Bee e l’Inter di un sempre tonico Thohir puntano velocemente ad un ritorno competitivo.

SCHERMAGLIE - In questo senso, non devono sembrare casuali le frasi circolate in questi giorni nei rispettivi vertici societari. Berlusconi, come accennato, ha iniziato a punzecchiare. Ma pure a Casa Saras si è manifestata insofferenza per le troppe vittorie bianconere. E non c’è bisogno di aggiungere che pure tutto il movimento calcistico italiano fa il tifo per un repentino adeguamento dei valori: un campionato vinto sempre dalla stessa squadra è un campionato che perde appeal, quindi valore, quindi fa guadagnare meno. E, di conseguenza, è interesse di tutti rinnovarne la competitività.

Alberto Pastorella

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