MANCA IL SACRIFICIO - «C'è un problema legato agli attaccanti che devono sacrificarsi per favorire gli equilibri di squadra? Problema è una parola grossa, di sicuro ci sono cose da migliorare. Prendiamo troppi tiri in porta o troppi gol, ne abbiamo parlato con l'allenatore. Non è solo una questione di fase difensiva, tutti gli attaccanti e i centrocampisti devono lavorare in modo diverso. Prendiamoci le nostre responsabilità. Ma non è un problema, sono dettagli, anche se da risolvere al più presto. In campionato dobbiamo tenere il passo dei primi, ora arriveranno i confronti diretti e dovremo dare risposte importanti. Non c'è tempo da perdere».
A DUE OPPURE A TRE - «Come mi trovo? E' successo poche volte di giocare a due in mediana, perché spesso Dybala o qualcun altro si abbassa. Sono i movimenti a fare la differenza, più giocatori si muovono più è semplice trovare la giocata. Per me non cambia niente, io devo solo far girare bene la squadra e dare palloni a quei giocatori che lì davanti sanno fare da soli la differenza. In questo sistema mi trovo bene».
I TIFOSI - «Che pubblico mi aspetto domani? Non accade spesso, ma è già capitato di perdere. E penso che domani tutti vivranno una grande serata di calcio. Non ho dubbi sul fatto che i tifosi ci sosterranno e noi vorremmo regalare loro i tre punti. Se siamo favoriti? La giocheremo alla pari, rispettiamo al massimo il Barcellona, una squadra ricca di giocatori straordinari. Noi siamo la Juve, giochiamo in casa e vorremmo qualificarci già da domani».