AGNELLI SUI CALENDARI
Al centro del dibattito la disparità dei calendari tra i vari campionati: «Oggi abbiamo discusso degli obiettivi a lungo termine che abbiamo come organizzazione e che ci poniamo come priorità dal punto di vista imprenditoriale. È importante ricordare che siamo noi come club che investiamo e che ci prendiamo dei rischi quotidianamente, sia fuori che dentro il campo, e sulla base di questo vogliamo che le nostre voci siano ascoltate, sia a livello domestico che internazionale. Per noi è fondamentale pensare a quello che accadrà dopo il 2024. Le nostre priorità sono quelle di trovare un modo perché ci siano partite interessanti e non prevedibili, consentendo ai club di partecipare con le stesse opportunità alle competizioni, di tenere vivo il sogno. Siamo pronti a parlare di tutti ma bisogna capire bene come gestire il calendario dopo il 2024, bisogna trovare un allineamento fra i campionati dei diversi Paesi». Il numero uno dell'Eca ha poi confermato che si sta pensando a come modificare, a partire dal 2021, l'Europa League: «Stiamo cercando di capire se sia possibile apportare dei cambiamenti e allargare la competizione a un maggior numero di squadre ma al momento non è stato deciso nulla».