ARRIVA BONUCCI - Proprio il marocchino è stato decisivo nel non far rimpiangere il grande ex Bonucci: «In estate si diceva che la difesa era indebolita ed effettivamente era partito un grande giocatore. Ma Benatia e Rugani sono cresciuti ed è cresciuta tutta la fase difensiva. Quanto a Leo credo che per lui sia una partita speciale: ha dato molto alla Juve e la Juve ha dato tantissimo a lui. Credo sia nel cuore dei tifosi ed è legatissimo a Buffon, Barzagli e Chiellini. Poi in estate ha fatto una scelta, da professionista, che mi ha stupito. Però non c’è nessun rancore, la decisione di mandarlo in tribuna a Oporto era per il bene di tutti, anche suo».
AMARCORD GATTUSO - Come quando da tecnico del Milan propose a Gattuso di entrare nel suo staff: «Chiariti? Certo, gli dissi che doveva smettere ed entrare nello staff tecnico , volle continuare ma poi ha smesso dopo tre mesi. D’altra parte è sempre difficile per un campione dire basta. Ricordo come era imbufalito quando gli dissi che doveva andare in tribuna nel derby... Come allenatore bisogna fargli i complimenti: era stato accolto con diffidenza e si è conquistato il Milan con le sue qualità, dopo aver fatto tanta gavetta. Ha dato ordine a una squadra che aveva qualità. Il suo gol qui a Torino con la maglia del Milan? (fondamentale per lo scudetto del Milan di Allegri, ndr) Lì ci mise le mani Gigi... anzi, ce le mise poco...».