LA QUINTA 1965
E’ una delle Juventus più strane quella che riconquista la Coppa Italia per la quinta volta. Heriberto Herrera è un geniale allenatore paraguaiano, forse troppo avanti per i suoi tempi: pratica un’ossessiva preparazione atletica, un giro palla che oggi fa la fortuna dei guardiolisti e un pressing micidiale. Ai tempi viene preso per matto (soprattutto da Sivori che aveva poca voglia di correre e forse se lo poteva permettere), ma lui porta a casa uno scudetto e una Coppa Italia, vinta in finale con la Grande Inter di Corso e Mazzola e dell’omonimo Herrera in panchina: 1-0 all’Olimpico di Roma.
LA SESTA 1979
Nel pieno dell’era trapattoniana, la Juventus autarchica che dà linfa alle due nazionali più belle di sempre (1978 e 1982) vince la sesta coppa Italia in un anno senza scudetto dopo la doppietta ’76- 77 e ’77-78. Edizione curiosa: con il Palermo che risale il tabellone dalla Serie B e costringe la Juventus ai supplementari sul neutro del San Paolo, dove decide un gol di Causio al 117’ (prima reti di Brio e Chimenti per i rosanero). La formazione è una litania di fenomeni: Zoff, Gentile, Cabrini, Furino, Morini, Scirea, Causio, Tardelli, Virdis, Benetti e Bettega.