Se ripensa a Lippi, invece?
«E’ arrivato alla Juve e ci ha portato alla vittoria anche in Champions. Spiegava il suo calcio con tranquillità, facendoci esprimere le sue idee in campo».
Trapattoni?
«Per me è stato come un papà. Aveva giocato a grandi livelli, allenato i big. Ma si metteva a disposizione dei giocatori, si fermava a fine allenamento per crossare, ci parlava in dialetto milanese».
Un giudizio su Allegri.
«Un giudizio positivo. Sa come tirare fuori la Juve dalle sabbie mobili. Lui ci vive dentro, solo lui conosce le problematiche dello spogliatoio. Adesso Allegri è la persona giusta».
Juve favorita per il derby?
«La Juve vista a Nantes dà fiducia. Anche se il Torino può metterla in difficoltà. Fa un po’ il gioco dell’Atalata: Juric è stato assistente di Gasperini, punta sulla pressione uomo contro uomo. Ma la Juve ha le potenzialità per vincere questo derby».
E invece come vede la Juventus in Europa League?
«Ha giocatori di qualità, può puntare a fare bene e arrivare in fondo. Anche se ci sono molte altre squadre di livello. In Europa, però, vale sempre il principio per cui serve innanzitutto la fortuna di arrivare nei momenti che contano senza infortuni e con i giocatori a posto, senza espulsi. Serve la possibilità di scegliere l’11 migliore».